Se il robot arriva in farmacia, l’esperienza di Torino

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Un ‘farmacista robot‘ attivo 24 ore su 24 per una gestione innovativa della logistica e la massima sicurezza dei pazienti.

E’ stato inaugurato presso il Magazzino della Farmacia ospedaliera dell’Ospedale Mauriziano di Torino, diretta da Annalisa Gasco, il nuovo robot che consentirà di effettuare le terapie farmacologiche e interventistiche con dispositivi medici con maggior precisione ed efficienza.

Ad oggi il Mauriziano è la prima Azienda ospedaliera a livello regionale a sperimentare l’automazione della supply chain (catena distributiva) del farmaco, con il robot installato presso i locali del proprio presidio.

L’ospedale torinese ha aderito ad un progetto nazionale di sanità 4.0, finanziato con fondi europei per un valore di circa 400mila euro, il cui obiettivo era, appunto, quello di sperimentare sistemi di automazione della movimentazione di medicinali e dispositivi medici all’interno delle Aziende sanitarie.

Per il Mauriziano di Torino la logistica dei farmaci e dei dispositivi medici, utilizzati nella cura dei propri pazienti, è un processo di fondamentale importanza che concorre a promuovere la qualità dell’assistenza erogata.
Il farmaco “giusto”, al paziente “giusto”, somministrato al momento “giusto” e nel “giusto” setting assistenziale sono presupposti fondamentali all’appropriatezza della terapia farmacologica ed al raggiungimento degli obiettivi di salute attesi.

Così il percorso del medicinale e del dispositivo medico diventa hi-tech dal fornitore al paziente ricoverato, in un’ottica di efficienza, sicurezza e sostenibilità, con particolare attenzione anche alla qualità di vita negli ambienti di lavoro ed alla motivazione e valorizzazione del proprio personale.

Garantendo precisione ed efficienza nelle fase di acquisto, stoccaggio e distribuzione ai reparti, il sistema solleva il personale da attività usuranti, garantendo al tempo stesso la completa tracciabilità del lotto e della data di scadenza di ogni medicinale, fino alla fase di somministrazione al paziente.

Il robot si estende per 19 metri, occupa un volume di 88 metri cubi e consente di accogliere e gestire in un ambiente a temperatura controllata circa 30.000 confezioni.

Lavora 24h/24: di giorno per il ri-approvvigionamento dei medicinali ai reparti attraverso 6 punti di erogazione simultanei e con logiche Fefo (First Expired First Out) e Fifo (First In First Out) per il controllo dei lotti e delle scadenze; di notte per ricaricarsi delle confezioni che verranno distribuite.

E’ dotato di un braccio robotizzato umanoide a 6 articolazioni rotanti, con prestazioni di carico pari a circa 200 confezioni /ora, e 6 telecamere ad alta risoluzione per la tracciabilità del farmaco attraverso la lettura dei codici a barre apposti esternamente alle confezioni.

All’interno, un gruppo di presa robotizzato multipicking, consente l’erogazione di circa 1000/confezioni/ora ed il prelievo fino a 8 confezioni contemporaneamente con un singolo movimento.
Un singolo operatore di magazzino è in grado di garantirne il funzionamento.

L’impatto del robot, fanno sapere dal Maurizio, è stato immediato e i risultati preliminari sono molto soddisfacenti. La tecnologia infatti consente di ridurre gli spazi dedicati allo stoccaggio dei farmaci, rendendo più ampia e flessibile l’operatività interna della Farmacia ospedaliera e liberando “superficie” che potrà essere riconvertita ad esempio in strutture assistenziali. Ma anche di ridurre significativamente le attività “usuranti” di movimentazione manuale dei carichi in entrata ed uscita dal magazzino farmaceutico da parte del personale tecnico.

Le ricadute, sia in termini di salute, che di motivazione degli addetti ai lavori, sono significative. Gli operatori tecnici di magazzino si sentono maggiormente valorizzati e recuperano tempo prezioso da destinare a mansioni a “valore aggiunto”, ad esempio nei reparti, sgravando il personale infermieristico dalle attività di tenuta degli armadi farmaceutici e supportandolo nella compilazione delle richieste di ri-approvvigionamento, o all’interno dello stesso magazzino dedicandosi ad un controllo più accurato dei materiali in arrivo, aspetti che elevano la qualità complessiva del processo clinico.

Non solo: si abbatte l’incidenza di errori compiuti nella catena di distribuzione dei medicinali ai reparti, che fisiologicamente caratterizzano le attività manuali e ripetitive e che possono comportare potenziali danni anche gravi al paziente ricoverato. Il robot permette inoltre di ridurre drasticamente i tempi di espletamento delle diverse fasi del processo di logistica.

La capacità del robot di formulare al farmacista proposte d’ordine in autonomia, sulla base di un inventario in tempo reale e di valori di scorte minime preimpostate, abbatte inoltre drasticamente le rotture di stock (ossia il rischio di rimanere sprovvisti di uno o più medicinali) e aumenta turn-over (l’indice di rotazione) delle scorte che si riducono progressivamente.

Inoltre con la logica del “first expired first out” il robot eroga i medicinali in base alla loro data di scadenza, azzerando la quantità di farmaci dichiarati fuori uso perchè conservati oltre la data di validità ed evitando che gli stessi possano per errore entrare nel ciclo di distribuzione.

Il progetto sarà monitorato per un anno dal Politecnico di Torino con 17 indicatori pensati per scandagliare a fondo le enormi potenzialità di questo robot.

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