Il calo delle vaccinazioni anti-Hpv negli adolescenti

Hpv vaccino
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Allerta calo vaccinazioni anti-Hpv (Papillomavirus humano) negli adolescenti. Lo segnala un report del ministero della Salute che rende noti i dati, al 31 dicembre 2020, di copertura di ragazzi e ragazze delle classi 1996-2008 rispetto a questa vaccinazione che, pur non rientrando tra quelle obbligatorie, è tra quelle consigliate. Ed è anche una delle voci comprese nei Lea (Livelli essenziali di assistenza).

A destare preoccupazione è soprattutto la riduzione del ciclo completo – prima dose più richiamo – delle coperture vaccinali delle undicenni, che sono il target primario di questa specifica campagna vaccinale. Solo il 30,32% delle nate nel 2008 ha infatti ricevuto entrambe le dosi nel 2020. Oltre 10 punti percentuali in meno rispetto alle ragazze che avevano undici anni nel 2019 (41,60%).

In calo anche la copertura delle dodicenni: a fine 2020 aveva completato il ciclo vaccinale il 58,66%, rispetto al 60,83% di coloro che avevano la medesima età nel 2019.

Stesso discorso per le quindicenni, cioè le ragazze nate nel 2004: 63,84% di copertura completa a fine 2020 contro il 70,35% dell’anno precedente.

Quanto ai maschi, si registra un calo di copertura di circa l’8% negli undicenni tra il 2019 e il 2020. Continuano a preoccupare i valori assoluti della copertura vaccinale completa degli undicenni contro l’Hpv: 24,17% nel 2020 e 32,25% nel 2019. L’emisfero maschile mostra però anche alcuni dati positivi. Come l’incremento della copertura completa nei dodicenni, passata dal 44,84% del 2019 al 46,61% del 2020. Rimanendo tuttavia ben lontani però dal target di copertura del 95% previsto dall’Organizzazione mondiale della sanità, tanto per i maschi quanto per le femmine.

“I dati del ministero della Salute non ci stupiscono”, commenta la presidente della Società italiana di pediatria Annamaria Staiano. “Ci attendevamo qualcosa di simile come conseguenza della pandemia, che ha determinato un minor accesso a molteplici attività sanitarie. Non ultime quelle di carattere preventivo come le vaccinazioni. Nel caso di quella contro l’Hpv ciò è ancor più vero dal momento che è fortemente condizionata dal fatto che i genitori accompagnino le ragazze e i ragazzi alla vaccinazione stessa. E sappiamo bene come nell’anno della pandemia le strutture sanitarie siano state percepite dalla popolazione come luogo da cui stare alla larga per evitare il contagio”.

Il ministero evidenzia anche “un’ampia variabilità tra le Regioni” in termini di copertura vaccinale contro l’Hpv. Dunque “interventi mirati sarebbero necessari in specifici contesti geografici”, proprio in relazione al fatto che questa vaccinazione è nei Lea.

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