Malattie rare, Lupo e il cartoon che racconta la Sma

Lupo Sma
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Voci note e personaggi del bosco colorati e accattivanti per raccontare a grandi e piccini l’atrofia muscolare spinale (Sma), una rara malattia genetica tra le più comuni cause di mortalità infantile

E’ originale l’idea di parlare di salute, e di una malattia come la Sma, attraverso un cartoon per adulti e bambini: “Lupo racconta la Sma” è una serie in 6 puntate, promossa da Biogen e Famiglie Sma e distribuita in esclusiva da Amazon Prime Video. La serie ha per protagonisti gli animali del bosco (Lupo, Mastro Gufo, Tordo, Mamma cinghiale…) che, grazie alla forza coinvolgente delle voci narranti di Fabio Volo, Luca Ward, Francesco Pannofino, La Pina e il Trio Medusa, ci raccontano cos’è la Sma, che colpisce nel mondo circa 1 neonato ogni 10.000 e – secondo le stime – interessa oggi in Italia circa 850 persone, la maggior parte con meno di 16 anni.

Tratto dall’omonima raccolta di favole scritte da Jacopo Casiraghi, responsabile del Servizio di Psicologia del Centro Clinico NeMO di Milano e psicologo dell’Associazione Famiglie Sma Onlus, e rappresentate con il linguaggio semplice e l’immediatezza delle illustrazioni di Samuele Gaudio, il cartoon contribuisce a spiegare cosa significa affrontare ogni giorno questa malattia genetica rara che colpisce bambini, ma anche ragazzi e adulti.

“È stata una grande emozione vedere animarsi i personaggi che ho immaginato scrivendo le favole di ‘Lupo racconta la Sma’– commenta Jacopo Casiraghi – Sono storie, a volte crude e dolorose, nate per descrivere la Sma e aiutare chiunque le ascolti a riconoscersi nelle avventure narrate e nei protagonisti. Immedesimazione che penso sarà facilitata ulteriormente da questa trasposizione nel cartoon, che sarà un veicolo importante anche per raggiungere un più ampio pubblico, dando una lettura diversa della malattia e dei suoi momenti più difficili e valorizzando le risorse dei protagonisti, che sono capaci di trovare la luce persino nelle ombre più scure delle loro esperienze, riuscendo a produrre un cambiamento nel modo in cui si attribuiscono significati alla patologia”.

A caratterizzare i personaggi della serie, le voci di Luca Ward, Francesco Pannofino, Fabio Volo, il Trio Medusa e La Pina, che hanno da subito sposato il progetto, come racconta Fabio Volo: “Partecipare a questo progetto è stato bello, sono veramente lusingato di aver fatto parte dell’iniziativa. Essere la voce di Tordo mi ha dato la possibilità di raccontare la storia di una famiglia ‘diversa’ dalla mia, facendo vedere i tanti punti in comune con la realtà di tutte le famiglie che quotidianamente affrontano insieme difficoltà e problemi, piccoli e grandi, sostenuti dalla forza dei loro legami”.

“Siamo molto felici che Lupo e i suoi amici siano diventati i protagonisti di una serie, uno strumento narrativo molto moderno, capace di raccontare e avvicinare alla realtà della Sma anche chi non vive la malattia ogni giorno – aggiunge Anita Pallara, presidente di Famiglie Sma – Siamo certi che, come già accaduto con il libro, il cartoon saprà abbattere barriere e incomprensioni, portando luce e colore grazie alla poesia delle storie che racconta”.

Un entusiasmo condiviso da Alberto Fontana, presidente dei Centri Clinici NeMO: “Questa serie è molto più di un semplice cartone animato. Sono storie che riescono a far vivere quel labile confine tra sogno e realtà, a maggior ragione ora che sappiamo che sta diventando clinicamente possibile affrontare la malattia”.

Punti di vista sui quali concorda Francesco Pannofino, voce di Gufo: “Raccontare una favola è sempre bello, farlo per ‘Lupo racconta la Sma’ lo è stato ancora di più perché queste storie sono universali e possono aiutare, con delicatezza e leggerezza, bambini, ragazzi, adulti e famiglie che convivono con la malattia. Di quest’esperienza mi resteranno impresse la forza e la determinazione dei protagonisti che, puntata dopo puntata, scoprirete anche voi e vedrete vi sapranno condurre in un mondo speciale!”

“Mi auguro veramente che questo cartoon possa raggiungere il maggior numero possibile di persone: adulti, ragazzi, bambini perché veramente tratta in un modo delicato e al contempo realistico un mondo ricchissimo di sfumature, sentimenti, paure, speranze, cadute e successi”, conclude La Pina.

Nel nostro Paese si calcola che ogni anno possano nascere con la Sma un totale di 60/70 bambini, di cui circa il 50% con la forma grave.

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