Mentre l’Ema accelera i tempi per l’uso di emergenza della pillola anti-Covid molnupiravir di Merck & Co. e Ridgeback Biotherapeutics anche prima di un’autorizzazione all’immissione in commercio, il governo degli Stati Uniti ha opzionato 1,4 milioni di dosi aggiuntive del farmaco.
Ad annunciarlo è la stessa società farmaceutica (nota come Msd al di fuori degli Stati Uniti e del Canada). Con questo accordo gli Usa hanno opzionato un totale di circa 3,1 milioni di dosi per un costo di 2,2 miliardi di dollari.
Negli Stati Uniti molnupiravir è in attesa dell’autorizzazione di emergenza da parte della Food and drug administration. L’ente regolatorio americano dovrebbe pronunciarsi in merito il prossimo 30 novembre. Ad oggi molnupiravir è stato autorizzato nel Regno Unito da parte dell’Agenzia del farmaco per il trattamento di Covid-19 da lieve a moderato, negli adulti positivi a Sars-CoV-2 che presentano almeno un fattore di rischio per lo sviluppo di malattia grave, come l’obesità, una cardiopatia, il diabete o un’età superiore ai 60 anni.
In attesa delle possibili autorizzazioni da parte delle agenzie regolatorie, Merck ha dichiarato di prevedere la produzione di 10 milioni di dosi entro la fine dell’anno, e almeno 20 milioni nel 2022.
“Siamo onorati che il governo degli Stati Uniti abbia scelto di acquistare più di 3 milioni di dosi di molnupiravir, il nostro promettente antivirale orale”, ha dichiarato Frank Clyburn, presidente della divisione Human Health di Merck & co. ” Ci stiamo muovendo con urgenza e rigore per portare molnupiravir ai pazienti il più rapidamente possibile. I dati sono convincenti e – sottolinea – mostrano una significativa riduzione dei decessi e dei ricoveri”.
Intanto in Europa sono attese a breve le indicazioni Ema destinate ai singoli Stati, per supportare possibili decisioni nazionali sull’utilizzo precoce di questo farmaco contro il coronavirus.
