Impennata casi Covid in Gb, Usa sconsigliano l’Italia

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Da ieri anche l’Italia fa parte della lista delle nazioni verso le quali gli Usa sconsigliano di viaggiare ‘causa Covid’. Gli esperti dei Centers for Disease Control and Prevention (l’organismo di controllo della sanità pubblica degli Stati Uniti) raccomandano di “essere completamente vaccinati prima di partire, se dovete viaggiare in Italia”, e spostano il nostro Paese da “livello 3” a “livello 4”, ovvero ad alto rischio, categoria nella quale solitamente vengono collocati i Paesi nei quali negli ultimi 28 giorni sono stati registrati più di 500 casi ogni 100.000 residenti.

Le nazioni classificate “livello 4” dalle autorità sanitarie statunitensi sono ad oggi 84. Nelle scorse settimane gli Usa avevano già sconsigliato gli spostamenti verso altri stati europei, tra cui Francia e Germania.

Una decisione dettata anche dalle notizie non confortanti che arrivano dall’Europa, alle prese con la quarta ondata di Covid-19 e la nuova variante Omicron, che nelle ultime ore imperversa soprattutto nel Regno Unito. Il ministro della Salute britannico, Sajid Javid, ieri sera intervenendo alla Camera dei Comuni ha annunciato numeri che non lasciano spazio a dubbi sulla diffusione della nuova variante: “Stimiamo 200 mila nuove infezioni di Covid al giorno già in atto. E il 20% dei nuovi casi ufficiali sono già di Omicron”.

La variante Omicron a Londra rappresenta già il 44% delle nuove infezioni e si prevede che nei prossimi due giorni diventerà dominante nella capitale. Il Governo britannico teme un’impennata di ricoveri e decessi nelle prossime settimane, per questo il premier Boris Johnson ha lanciato un appello al Paese, invitando tutta la popolazione a fare la terza dose di vaccino il primo possibile.

L’obiettivo da raggiungere è la vaccinazione di tutta la popolazione adulta entro fine anno, con un milione di dosi al giorno. I cittadini hanno risposto in massa all’appello lanciato dal premier: ieri lunghe code serpeggiavano fuori dai centri vaccinali con attese anche di sette ore, mentre le prenotazioni online raggiungevano la velocità di 57 mila all’ora.

Al momento (dato di ieri) il tasso di popolazione over 12 che ha ricevuto la dose booster è pari al 41%. Sono giorni difficili per il premier Johnson: oltre a dover gestire questa nuova ondata si trova anche a fare i conti con i media britannici, che lo accusano di aver partecipato a due feste di Natale organizzate a Downing Street nel dicembre dello scorso anno, quando a Londra erano in vigore rigide misure restrittive che vietavano qualsiasi riunione tra nuclei familiari diversi.

Johnson e i suoi collaboratori avrebbero utilizzato gli uffici della sede del Governo per giocare a una specie di quiz. Il tabloid Mirror ha pubblicato una foto in cui si vede il premier mentre legge alcune domande insieme a due collaboratori che indossano un capello da Babbo Natale e una ghirlanda natalizia. Il caso ha sollevato feroci polemiche oltremanica e ha portato alle dimissioni di Allegra Stratton, una delle più strette collaboratrici di Johnson.

 

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