Vaccini, terza dose e l’obiettivo impossibile entro fine anno

vaccini
Aboca banner articolo

L’Italia corre con i vaccini anti-Covid: i target definiti dalla struttura commissariale nel periodo 15-21 dicembre sono stati sempre superati, fatta eccezione per domenica 19 dicembre: in totale sono state somministrate 462.607 dosi in più rispetto alle 3.200.000 previste, come rileva l’ultimo monitoraggio Gimbe. Ma attenzione: le persone che hanno completato il ciclo vaccinale da più di 150 giorni e quindi candidate a ricevere la terza dose entro il 31 dicembre sarebbero oltre 33,5 milioni.

“Pur considerando sovrastimato questo numero (impossibile scorporare gli under 18, i guariti da meno di 5 mesi e i deceduti) e considerato che al 21 dicembre sono state somministrate oltre 15,8 milioni di terze dosi, avrebbero diritto alla terza dose entro fine anno oltre 17 milioni di persone: un numero irraggiungibile con i target attuali”, avverte la Fondazione guidata da Nino Cartabellotta. Persone vaccinate con due dosi che, oltretutto, si troverebbero in difficoltà in caso di repentina riduzione della durata del green pass. 

Quanto alle forniture, al 22 dicembre (aggiornamento ore 07.18) risultano consegnate 110.723.050 dosi di cui 1.548.000 dosi di vaccino Pfizer pediatrico. “Con la consegna di 2,9 milioni di dosi non pediatriche negli ultimi 7 giorni – commenta Marco Mosti, direttore operativo di Fondazione Gimbe – e l’attuale ritmo delle somministrazioni, calano le scorte di vaccini a mRna per gli over 12 che si attestano a quota 2,68 milioni”. Relativamente alle 1,14 milioni di dosi residue di Moderna si ribadisce che la rendicontazione ufficiale non considera che per i richiami viene utilizzata solo mezza dose, ovvero le dosi disponibili potrebbero essere molte di più.

Al 22 dicembre (aggiornamento ore 07.18) l’81% della popolazione (n. 47.994.929) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+298.827 rispetto alla settimana precedente) e il 77,9% (n. 46.145.529) ha completato il ciclo vaccinale (+170.174 rispetto alla settimana precedente). Nell’ultima settimana aumenta il numero di somministrazioni (n. 3.671.460), con una media mobile a 7 giorni di oltre 523 mila somministrazioni/die: crescono del 10,8% le terze dosi (n. 3.247.002) e del 13,8% i nuovi vaccinati (n. 274.143), che per circa il 40% riguardano la fascia 5-11 anni che al 21 dicembre ha raggiunto 108.112 somministrazioni.

C’è poi il capitolo dei ‘senza vaccini’. Dei 9,67 milioni di persone senza nemmeno una dose al 21 dicembre, spiccano i 3,55 milioni della fascia 5-11 anni nella quale sono da poco iniziate le somministrazioni e continuano a preoccupare i 2,37 milioni di over 50 ad elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione.

Ma la terza dose serve davvero? La necessità della dose booster è ben documentata dai dati dell’Istituto Superiore di Sanità, che dimostrano la riduzione dell’efficacia vaccinale dopo 150 giorni dal completamento del ciclo primario. In particolare: l’efficacia sulla diagnosi scende in media dal 73,4% per i vaccinati entro 150 giorni al 35,8% per i vaccinati da più di 150 giorni, per poi risalire al 75,5% dopo il richiamo; l’efficacia sulla malattia severa scende in media dal 92,7% per i vaccinati entro 150 giorni all’82,6% per i vaccinati da più di 150 giorni, per poi risalire al 93,4% dopo il richiamo.

Complessivamente nelle persone vaccinate con ciclo completo (più eventuale dose di richiamo), rispetto a quelle non vaccinate, nelle varie fasce d’età si riduce l’incidenza di diagnosi (del 62,7-78,9%) e soprattutto di malattia grave (dell’83-93,3% per ricoveri ordinari; del 91,4-97% per le terapie intensive) e decesso (del 78,3-96,3%).


“L’impennata della curva dei contagi, la lenta e progressiva congestione degli ospedali, l’incertezza sulla reale prevalenza della variante omicron nel nostro Paese, i dati preliminari sulla sua maggiore contagiosità e le incognite sulla protezione vaccinale – conclude Nino Cartabellotta – aprono scenari che impongono scelte politiche tempestive e rigorose, perché i vaccini da soli potrebbero non essere sufficienti a contrastare l’avanzata della variante, come già ribadito dall’Ecdc e dall’Oms”.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.