Vaccino anti-Covid sicuro nei bambini, gli ultimi dati

vaccino bimbi
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Nuove conferme sulla sicurezza del vaccino anti-Covid per i bambini. Lo testimoniano i dati scientifici. Si tratta di quanto emerge dall’attività di farmacovigilanza americana, cioè la registrazione degli eventi avversi segnalati da pazienti e operatori sanitari a seguito dell’assunzione di farmaci o della somministrazione di vaccini, svolta in questi primi mesi di campagna vaccinale anti-Covid per i bambini tra 5 e 11 anni.

Dal 29 ottobre scorso, data di inizio delle vaccinazioni pediatriche negli Stati Uniti, al 31 dicembre, le autorità sanitarie americane hanno ricevuto 4.249 segnalazioni di eventi avversi a fronte di 8,7 milioni di dosi di vaccini pediatrici somministrati. Il che significa che la percentuale di segnalazioni di possibili reazioni avverse è pari a circa lo 0,05% del totale delle somministrazioni. Un numero già molto contenuto, che rientra nel normale tasso osservato con le vaccinazioni di routine, dicono i pediatri.

Questi buoni risultati diventano anche migliori se analizzati più in dettaglio. Ben 4.149 eventi avversi sono stati di natura lieve. Solo 100 le reazioni avverse classificate come gravi, che rappresentando complessivamente lo 0,001% dei casi. Una percentuale davvero molto bassa e, ancora una volta, non diversa da quella che si osserva con i vaccini di normalemente somministati ai bambini.

Tra le 100 reazioni considerate gravi, 29 hanno riguardato febbre, 21 vomito e 15 aumento dei livelli di troponina (una proteina coinvolta nella contrazione del cuore). Si è registrato inoltre un caso certo di sincope (senza convulsioni), un’altra sincope ancora non confermata e due casi di convulsioni febbrili.

Sono stati segnalati anche 15 episodi potenzialmente riconducibili a miocardite. L’analisi delle cartelle cliniche ha potuto confermare questa diagnosi per 11 di queste segnalazioni, che quindi percentualmente rappresentano lo 0,0001% degli 8,7 milioni di somministrazioni pediatriche effettuate negli Usa. In ogni caso, riporta l’analisi del centro di raccolta segnalazioni eventi avversi americano (Vaers), a fine dicembre sette casi di miocardite erano guariti e gli altri quattro erano in fase di guarigione.

Due, invece, le segnalazioni di decessi registrate. Entrambe relative a due bambini con condizioni di fragilità preesistenti. La valutazione di queste due casi è ancora in fase di valutazione da parte delle autorità sanitarie. Per quanto è dato sapere a oggi, nessuno dei dati suggerisce un’associazione di causa-effetto tra vaccinazione e decesso.

Insomma, l’unico vaccino oggi approvato dalle autorità regolatorie americana (Fda) europea (Ema) e italiana (Aifa) per l’immunizzazione dei bambini tra 5 e 11 anni, conferma le sue caratteristiche di sicurezza con dati provenienti dal suo utilizzo nella popolazione sovrapponibili a quelli emersi dagli studi clinici che avevano portato all’approvazione della sua somministrazione. Associando questa elevatissima sicurezza al fatto che questo vaccino è efficace nel prevenire l’infezione da Sars-Cov-2 nel 90,7% dei casi, è quanto mai evidente che il rapporto rischi-benefici di questo strumento di prevenzione primaria della salute dei nostri bambini pende tutto dalla parte dei benefici.

“Questi dati – commenta a Fortune Italia Susanna Esposito, ordinario di Pediatria e responsabile del Tavolo tecnico Malattie infettive e vaccinazioni della Società italiana di pediatria – che dimostrano l’eccellente sicurezza ed efficacia dei vaccini per Covid, rappresentano un ulteriore elemento di rassicurazione per i genitori. Come ormai ben sappiamo, Covid può causare manifestazioni cliniche anche gravi in pediatria, che hanno portato al decesso 36 pazienti e a ricoveri in terapia intensiva più di 270 bambini nel nostro Paese”.

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