Covid-19 corre veloce in Italia: sono stati superati i 2,5 milioni di attualmente positivi. Secondo l’ultimo bollettino del ministero della Salute sono 2.548.857, con un incremento nelle ultime 24 ore di 78.010. Dall’inizio della pandemia i casi totali in Italia sono dunque 8.706.915, mentre i morti sono 141.104. Ma proprio dai dati (tanto contestati in questi giorni) del bollettino Covid arriva la notizia di un calo di nuovi casi e vittime nelle ultime 24 ore.
Una flessione da prendere con cautela, certo, ma resta il fatto che sono stati 149.512 i nuovi contagi da Covid in 24 ore, contro i 180.426 del giorno precedente. Le vittime sono state invece 248 contro 308. Il tutto a fronte di una riduzione nel numero dei tamponi: 927.846 contro 1.217.830.
Intanto corrono i vaccini, e l’effetto si vede molto bene sulle ospedalizzazioni. Rispetto al 16 gennaio 2021 il bilancio odierno è di 5000 ricoveri in meno. E salgono a 120.279.992 le somministrazioni di vaccini in Italia, con l’89,95% della popolazione over 12 che ha ricevuto almeno una dose. E il successo di iniziative come le open night nei centri vaccinali.
A questo punto si è aperta la scommessa sul picco, ovvero la fase più alta del contagio da Covid-19 in Italia. Un fenomeno che – prima della pandemia – segnava l’inizio della fine della stagione influenzale. Gli esperti guardano con attenzione ai numeri del bollettino.
“Da alcune settimane – dice a Fortune Italia Fabrizio Pregliasco, virologo, ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano e direttore sanitario Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi – si sta riducendo la velocità di crescita di Covid-19″. Ma allora quando possiamo aspettarci il picco? “Tra due settimane avremo un picco, o più probabilmente un plateau, con un possibile abbassamento rapido dell’incidenza, come abbiamo visto in Sudafrica e in Gran Bretagna”.
