Shopping nel pharma, Permira entra in Kedrion e Peltz in Unilever

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Gennaio di grandi movimenti nel pharma. E’ di qualche giorno fa la notizia dell’ingresso dei Fondi Permira in Kedrion Biopharma e Bio Products Laboratory, due aziende farmaceutiche leader nella produzione di plasmaderivati. Un’operazione che, di fatto, andrà a creare un colosso nel settore delle terapie a base di plasma, destinate ai pazienti con malattie rare. Mentre da Londra arriva l’ultima indiscrezione su Unilever: il fondo di Nelson Peltz, Trian Partners, avrebbe preso una partecipazione nella società, dopo la mancata acquisizione della divisione Consumer Healthcare di GlaxoSmithKline.

Ma vediamo cosa sta accadendo in ‘casa Kedrion’. I Fondi Permira – supportati dal loro co-investitore, una società interamente controllata dall’Abu Dhabi Investment Authority (Adia) – saranno partner della famiglia Marcucci – che negli ultimi anni ha consolidato e accresciuto l’attività di Kedrion – con l’obiettivo di “integrare due aziende altamente complementari e creare così un portfolio prodotti importante e in crescita”, si legge in una nota.

L”operazione prevede l’acquisizione congiunta e la ‘fusione’ di Kedrion e BPL. Dall’unione delle due aziende nascerà un player globale nel campo dei medicinali derivati ​​dal plasma umano (Kedrion vanta un ampio portfolio costituito da 21 prodotti e oltre 600 autorizzazioni all’immissione in commercio in tutto il mondo, e di un network produttivo diversificato, con sei stabilimenti di produzione e 29 centri di raccolta plasma negli Stati Uniti).

BPL, che ha sede fuori Londra (Regno Unito), gestisce un portfolio mirato di prodotti di successo nel comparto delle malattie rare, ed è uno dei player in più rapida crescita nel settore del plasma.

A valle di questa operazione, i Fondi Permira deterranno una quota di controllo del nuovo colosso da circa 1,1 miliardi di euro di ricavi annuali, che impiegherà oltre 4.000 persone in tutto il mondo. La nuova impresa rappresenterà un player globale di primissimo piano in un settore altamente attrattivo e in crescita sul lungo periodo, con significative opportunità per la creazione di valore.

Quanto a Unilever, le sue azioni oggi sono in calo dello 0,15% dopo un rialzo ieri del 6% alla Borsa di Londra, sulla spinta dei rumors arrivati dal ‘Financial Times’, che cita fonti vicine al dossier. I primi acquisti ‘targati Peltz’ sarebbero antecedenti all’annuncio dell’offerta per l’acquisizione della divisione Consumer Healthcare di Gsk.

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