In calo i ricoveri Covid, il caso dei neonati figli di no vax

no vax Covid
Aboca banner articolo

Si riducono finalmente i ricoveri per Covid-19 in Italia. La rilevazione Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere) sugli ospedali sentinella del 1 febbraio evidenzia un -3,3% delle  ospedalizzazioni di pazienti adulti. Ma c’è un altro dato che colpisce, insieme a quello relativo alla presenza dei non vaccinati nelle terapie intensive degli ospedali. Quasi un neonato ricoverato su due ha almeno uno dei due genitori che non si è vaccinato.

Nella settimana 25 gennaio-1 febbraio diminuiscono complessivamente i pazienti ricoverati (per Covid + con Covid) sia in reparto ordinario che in terapia intensiva: sono 2.103 rispetto ai 2.175 della settimana precedente. In linea con il dato complessivo di leggero calo dei ricoveri, il totale dei pazienti Covid nei reparti ordinari (1.908) è diminuito del3,5% rispetto alla settimana precedente.

Nelle terapie intensive monitorate il numero dei ricoveri è sceso dell’1,5%. I letti delle Rianimazioni Covid sono occupati per il 64% da soggetti non vaccinati: un dato ormai consolidato che conforta sulla efficacia del vaccino nella protezione dalle forme gravi della malattia da Covid.

Da sottolineare, inoltre, che tra i vaccinati finiti in Rianimazione Covid la quasi totalità, l’88%, soffre di gravi comorbidità. Si tratta, inoltre, per il 61% dei casi, di persone che avevano fatto il vaccino da oltre 4 mesi e non avevano ancora avuto la terza dose.

Stabile il numero dei ricoveri pediatrici monitorati nei 4 ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali sentinella che aderiscono alla rete Fiaso. Complessivamente sono 124 i pazienti sotto i 18 anni ricoverati, di cui 7 in terapia intensiva, e 9 pazienti con sindrome infiammatoria multisistemica pediatrica. Il 25 gennaio erano 125.

Il 54% ha tra 0 e 4 anni, il 31,5% tra 5 e 11 anni, il 14,5% tra 12 e 18 anni. In particolare i neonati, da 0 a 6 mesi, costituiscono il 18% del totale e tra di loro il 54% ha entrambi i genitori vaccinati, mentre il 18% ha solo il padre vaccinato e il 23% nessun genitore vaccinato. Quasi un neonato su due, dunque, ha almeno uno dei due genitori che non si è vaccinato.

“La lettura dei ricoveri deve considerare necessariamente i ricoverati per e con Covid, perché i pazienti positivi al virus ma in ospedale per curare fratture, tumori, patologie cardiologiche sono ormai quasi il 40% del totale dei ricoverati in area Covid. Questo è cruciale per l’organizzazione degli ospedali e anche per la corretta interpretazione epidemiologica dell’impatto della pandemia”, sottolinea il presidente di Fiaso Giovanni Migliore.

“La suddivisione dei ricoveri “per” e “con” Covid e l’analisi differente evidenzia e conferma la protezione vaccinale crescente verso la malattia: in ospedale arrivano in tanti positivi per una frattura, per un intervento chirurgico, per una malattia cardiaca e, proprio grazie al vaccino, non hanno sviluppato sindromi respiratorie ma risultano asintomatici al Covid. Con una copertura vaccinale molto ampia, oltre l’80% della popolazione, nei prossimi mesi dovremo abituarci sempre più a questa tipologia di pazienti che necessitano assistenza sanitaria specialistica, ma vanno isolati in reparti ad hoc in quanto contagiati. Dovremo, insomma, assicurare ai pazienti positivi le cure per altre patologie senza ritardi o rinvii, ma dovremo farlo in setting assistenziali separati”, ribadisce Migliore.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.