Moonshot, l’iniziativa di Biden e l’emergenza cancro

cancro Joe Biden
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Immaginiamo per un attimo che le battaglie da combattere siano tutte uguali e che, se una strategia si mostra vincente per una, si possa applicare analogicamente a ogni altra. Poche ore fa il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha rilanciato l’iniziativa “Moonshot” contro il cancro, con l’obiettivo di ridurre il tasso di mortalità nel prossimo futuro e migliorare la vita dei malati e delle loro famiglie.

“E’ audace, ambizioso, ma è assolutamente fattibile; proprio come abbiamo sfruttato le dimensioni per sviluppare vaccini e trattamenti all’avanguardia contro il Covid-19, porteremo un forte senso di urgenza alla lotta contro il cancro”. Queste le parole del presidente Biden, che aprono la strada all’applicazione dei criteri di urgenza, analogia di fattibilità e interconnessione alla battaglia contro il cancro, annunciando un invito all’azione per uno screening di massa accessibile a tutti, per diagnosi precoci.

Ciò che abbiamo imparato dalla pandemia è che creare interconnessioni, mettere a fattore comune idee, informazioni, studi e soluzioni in ambito scientifico, funziona. La collaborazione tra Stati, scienziati, medici in prima linea in un insieme unico, ha rappresentato la strategia vincente.

Applicando queste logiche al cancro, potremo tracciare le basi, in un futuro prossimo, di una realtà in cui la condivisione potrebbe fare la differenza. Anche il cancro è una “emergenza”, per cui andrebbe trattato allo stesso modo di Covid. Il nome della iniziativa, Moonshot, si deve al discorso di John F. Kennedy, in cui disse: “Scegliamo di andare sulla Luna non perché sia facile, ma perché è difficile”. Solo ponendosi obiettivi difficili si mettono in campo le energie migliori e si può scegliere quale battaglia combattere, quale rimandare, quale vincere.

L’obiettivo che ci si pone è curare il cancro, renderlo gestibile, allungare e migliorare la vita dei pazienti, agire per la prevenzione, operare diagnosi precoci. Promotore dell’iniziativa Moonshot, nel 2016, fu Barack Obama, che affidò proprio a Joe Biden la missione, come comandante della lotta al cancro.

La missione di “conquista della Luna” prevedeva che un gruppo di aziende farmaceutiche unissero le forze per testare farmaci contro il cancro. Il Moonshot lanciato poche ore fa si prefigge di creare una rete di immunoterapia per il cancro, per esaminare perché le strategie attuate sono efficaci per alcuni pazienti e non per altri; identificare i modi per superare la resistenza che porta le cellule tumorali a non rispondere ai trattamenti; costruire un sistema di dati sul cancro a livello nazionale per ricercatori, medici e pazienti; incentivare la ricerca sul cancro infantile; ridurre gli effetti collaterali causati dagli attuali trattamenti contro il cancro; assicurare strategie per la prevenzione; utilizzare la medicina di precisione e costruire mappe in 3D per aiutare i ricercatori a capire come le cellule interagiscono e si evolvano in neoplasie; sviluppare, infine, nuove tecnologie e trattamenti contro il cancro.

Applicando analogicamente la spinta ricevuta in pandemia, l’urgenza e le interconnessioni tra menti e studi, stabilendo come priorità a livello globale la ricerca di una strategia comune, si potrà arrivare anche a individuare una soluzione possibile per “l’emergenza cancro”.

*Antonio Giordano, fondatore e direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine della Temple University di Filadelfia e professore di Patologia all’università di Siena (www.drantoniogiordano.com;  www.shro.org)

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