Tumore prostata, il decalogo della prevenzione dedicato ai papà

tumore prostata
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C’è un tumore maschile sul quale è importante riaccendere i riflettori: si tratta di quello della prostata, finito un po’ nell’ombra in pandemia. Sensibilizzare la popolazione sull’importanza della corretta informazione, della prevenzione primaria e della diagnosi precoce del tumore alla prostata che, in Italia, conta ogni anno circa 37.000 nuove diagnosi, il 19% di tutti i tumori maschili, è l’obiettivo dell’H-Open Weekend Tumore alla prostata.

Un’iniziativa organizzata da Fondazione Onda – Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, a cui aderiscono gli ospedali e i centri medici Humanitas in Lombardia, Piemonte e Sicilia con un ricco calendario di iniziative gratuite. Fino al 21 marzo, nella settimana della Festa del Papà, gli specialisti Humanitas saranno a disposizione di tutti gli uomini con consulti e visite urologiche gratuite. Un’occasione per conoscere come diagnosticare e trattare precocemente il tumore della prostata e affrontare dubbi e paure con la guida degli esperti.

Tra le iniziative in programma, un evento online gratuito su YouTube @HumanitasMaterDominiCastellanza per sfatare i falsi miti sul tumore alla prostata, analizzando i diversi aspetti della patologia.

Ancora oggi molti uomini sono riluttanti nel sottoporsi alle visite e agli esami di prevenzione, secondo la survey dell’istituto americano Cleveland Clinic, condotta nel 2019 su oltre 1.100 pazienti. L’indagine ha evidenziato che il 65% rimanda le visite “il più a lungo possibile” e oltre un quarto dichiara di “non dire proprio tutto” allo specialista. In questo caso il 38% degli uomini si giustifica dicendo che il problema “si sarebbe comunque risolto da solo”, mentre il 37% non si sente pronto ad affrontare un’eventuale diagnosi, pur sapendo che qualcosa non va.

Rispetto alle donne, gli uomini appaiono quindi meno aperti alla prevenzione. Spesso, alla base ci sono timori di natura psicologica o legati a stereotipi trasmessi sin dalla tenera età: al 41% degli uomini intervistati è stato detto che “un uomo non dovrebbe lamentarsi dei propri problemi di salute”. Un atteggiamento che, in molti casi, impedisce di arrivare a diagnosi precoci.

Nel 90% dei casi, agli stadi iniziali, il tumore della prostata si presenta in maniera asintomatica. Per questa ragione, nella maggior parte dei pazienti, questa neoplasia viene diagnosticata in fase avanzata. Uno stile di vita sano e i controlli periodici, dunque, sono fondamentali per battere sul tempo il tumore della prostata. Ecco il decalogo diffuso dagli esperti:

1. Smettere di fumare o evitare di iniziare

2. Evitare bevande zuccherine e alcolici

3. Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno

4. Ridurre il consumo di cibi ricchi di sale

5. Limitare l’uso di carni insaccate, spesso ricche di grassi

6. Consumare quotidianamente almeno cinque porzioni di frutta e verdura

7. Seguire uno stile di vita attivo, con almeno 20 minuti di esercizi aerobici al giorno (camminata veloce, nuoto, ecc.)

8. Dai 45 anni, è bene eseguire una visita urologica ogni due anni per la diagnosi precoce di patologie benigne o maligne alla prostata, spesso asintomatiche.

9. Dai 50 anni, si consiglia di eseguire annualmente la visita urologica di prevenzione e la misurazione del PSA, l’antigene prostatico specifico che può essere analizzato attraverso un semplice campione del sangue.

10. In caso di familiarità, si suggerisce di sottoporsi a visite ed esami dai 40 anni.

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