La scommessa del venture capital sul biotech

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Per ‘Leaps by Bayer’ un salto da oltre 1,5 mld di dollari nel futuro delle biotecnologie. La versione originale di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di marzo 2022.

Ricercare le innovazioni biomediche che potrebbero trasformare in meglio la vita di milioni di pazienti, stimolando l’innovazione di una Big pharma con 150 anni di storia alle spalle. È questa la mission di Leaps by Bayer, il ramo d’investimento del colosso farmaceutico di Leverkusen che investe in biotecnologie per risolvere alcune delle più grandi sfide del mondo. Oltre ad aver aggiunto 50 società al suo portfolio fino a oggi, Leaps ha anche co-fondato aziende come BlueRock Therapeutics, una biotech di terapia cellulare ora di proprietà di Bayer che è stata lanciata nel 2016 con il più grande finanziamento di serie A biotech dell’epoca, pari a 225 mln di dollari.

Abbiamo raggiunto Lucio Iannone, vice presidente Venture Investments Health di Leaps di Bayer, per capire meglio verso quali direzioni si stanno muovendo gli investimenti dell’azienda, e quali sviluppi sono all’orizzonte nel prossimo futuro. “La nostra strategia consiste nell’investire in tecnologie rivoluzionarie in grado di cambiare il modo in cui i pazienti vengono trattati o curati – spiega Iannone – Stiamo investendo in diversi settori, come l’oncologia, la terapia cellulare, le malattie autoimmuni, quelle del neurosviluppo e neurodegenerative, le malattie genetiche e la medicina rigenerativa. Investiamo anche in agricoltura, per cercare di ridurre l’impatto ambientale. Nel processo di selezione delle startup che poi andiamo a finanziare – precisa – ricerchiamo tecnologie ad alto potenziale, rivoluzionarie. Creiamo e supportiamo anche modelli di business equilibrati tra sostenibilità e redditività. La nostra missione a lungo termine è spostare la medicina dal trattamento alla cura, questo è il nostro obiettivo principale. Bayer sta supportando Leaps al fine di promuovere l’innovazione e portare non solo valore finanziario, ma un impatto reale sui pazienti”, sottolinea Iannone.

Obiettivi tradotti in investimenti: dal 2015, anno della sua nascita, Leaps ha portato a termine investimenti per oltre 1,5 mld di dollari. E anche il 2022 sembra promettere grandi traguardi: solo nel mese di gennaio sono stati già investiti oltre 100 mln di dollari. Il nuovo anno si è aperto con tre finanziamenti verso le startup Cellino Biotech, Gandeeva Therapeutics e Indapta Therapeutics.

Grazie a Cellino, Bayer punta a diventare leader nel campo della terapia cellulare, scommettendo con un round da 80 milioni di dollari sull’approccio avanguardistico alla produzione di terapie con cellule staminali intrapreso dalla biotech statunitense che combina biologia, tecnologia laser, strumenti di editing genetico e apprendimento automatico (machine learning). Gandeeva – nella quale Leaps ha investito 40 milioni di dollari – sta portando avanti lo sviluppo di una piattaforma pioneristica che sfrutta l’intelligenza artificiale e la microscopia crioelettronica (Cryo–Em) per esaminare le interazioni proteina-farmaco nello sviluppo di nuove terapie. Una tecnica rivoluzionaria di imaging al microscopio che permette di osservare le strutture di proteine e di componenti delle cellule con un livello di precisione inimmaginabile fino a pochi anni fa, che accelera il processo di mappatura delle proteine della malattia e aiuta a comprendere come farmaci diversi potrebbero reagire verso queste proteine. Il terzo investimento, quello su Indapta Therapeutics – 50 milioni di dollari – servirà per finanziare lo sviluppo di una piattaforma di terapia cellulare Nk (natural killer) per il trattamento dei tumori del sangue e dei tumori solidi, affrontando i limiti delle terapie cellulari attualmente disponibili. Operando al di fuori delle tre divisioni principali di Bayer (farmaceutica, salute dei consumatori e scienza dell’agricoltura), Leaps non è vincolata alle allocazioni di risorse trimestrali e annuali dell’azienda e questo permette investimenti a lungo termine che comportano rischi anche molto alti di insuccesso, ma che sono necessari per tentare di portare sul mercato prodotti e terapie altamente innovativi.

Bayer conosce i suoi punti forti e quelli deboli. L’azienda ha già una ampia pipeline di piccole molecole e perciò Leaps non opera principalmente in quell’area, bensì in ambiti quali la terapia cellulare e genica, oppure l’editing genetico. Settori nei quali Leaps ha la maturità per gestirli autonomamente. Per i prossimi anni la sfida di Leaps sarà quella di investire in startup biotech in Asia, dove il mercato venture capital attualmente scarseggia e, ovviamente, continuare a puntare sull’innovazione in Europa, mettendo a disposizione quote sempre maggiori di capitale.

La versione originale di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di marzo 2022. Ci si può abbonare al magazine di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

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