Covid in Italia, cresce l’incidenza ma Rt stabile

mascherine Covid
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Mentre l’arrivo delle due ordinanze su mascherine e viaggi firmate dal ministro della Salute Roberto Speranza sta già suscitando critiche su entrambi i fronti – che potremmo definire degli aperturisti e dei prudenti – il virus di Covid-19 preoccupa ancora gli esperti. Il monitoraggio della Cabina di Regia segnala infatti nell’ultima settimana un aumento dell’incidenza settimanale, mentre l’indice di contagiosità Rt resta stabile.

Proprio l’aumento dell’incidenza e i numeri dei positivi hanno spinto il Governo a mantenere le mascherine Ffp2 al chiuso in alcuni ambiti, dai trasporti, ai cinema, fino alle strutture sanitarie, fino al 15 giugno. Ma l‘addio sui luoghi di lavoro, nei bar e nei ristoranti – dove questi dispositivi di protezione dal 1 maggio sono solo raccomandati – preoccupa più di un esperto. Mentre dall’altro lato c’è chi protesta perché l’Italia sulle mascherine ha una posizione troppo cauta e isolata in Europa, dove molte Paesi l’hanno già da tempo – in parte o del tutto – archiviata.

Ecco che i dati del monitoraggio possono essere utili per valutare meglio la posizione italiana. Come anticipato, sale l’incidenza settimanale a livello nazionale: 699 casi Covid ogni 100.000 abitanti (22-28 aprile) contro 675 ogni 100.000 abitanti (15-21 aprile).

Nel periodo 6-19 aprile l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,93 (range 0,90 – 1,04), sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente quando era 0,96.  L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero “è al di sotto della soglia epidemica e sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente: Rt=0,93 (0,90-0,96) al 19 aprile contro lo 0,91 (0,88-0,93) al 12 aprile”.

In questo quadro l’effetto combinato di vaccini e variante Omicron si traduce in una situazione piuttosto tranquilla a livello ospedaliero: il tasso di occupazione in terapia intensiva scende al 3,8% (rilevazione giornaliera al 28 aprile) contro il 4,2% (21 aprile). In lieve calo anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale: 15,6% (al 28 aprile) contro 15,8% (21 aprile).

Resta il dato, allarmante, dei decessi. E dobbiamo anche considerare che le città si stanno ripopolando di turisti (senza mascherine). Ebbene, “in tutti gli altri luoghi di lavoro”, esclusi quelli di ambito sanitario e gli ospedali, “senza distinzione tra pubblico e privato, la mascherina sarà solo fortemente raccomandata“, ha sintetizzato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, a margine dei lavori della Dodicesima Commissione, a cui ha partecipato in rappresentanza del Governo. “Con l’approvazione in Commissione alla Camera dell’emendamento all’ultimo decreto Covid di marzo finisce l’obbligo dell’utilizzo delle mascherine praticamente ovunque, tranne alcuni ambiti”.

“Con le decisioni assunte ieri continuiamo il nostro percorso di gradualità – ha sottolineato Speranza  I numeri ci dicono che la pandemia è ancora in corso e occorre un approccio prudente. Bisogna insistere con la campagna di vaccinazione e con l’utilizzo della mascherina in tutte le occasioni in cui si rischia il contagio”.

In vista dell’estate sarà stata la scelta giusta?

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