Il laboratorio delle meraviglie hi-tech 

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Creatività, tecnologia, ricerca, design e medicina si uniscono nei dispositivi studiati e messi a punto nel Rehab Technologies Lab. La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di maggio 2022.

Protesi robotiche che, al design, uniscono la capacità di riprodurre buona parte delle funzionalità di una mano in carne e ossa, consentendo ai pazienti di afferrare gli oggetti con gesti fluidi e naturali. Ma anche esoscheletri studiati per restituire un’azione complessa come quella di camminare a persone che hanno subito traumi spinali. La riabilitazione diventa hi-tech a Genova, nel Rehab Technologies Lab, nato nel dicembre 2013 – grazie all’accordo fra Inail e lstituto italiano di tecnologia (IIT) – per lo sviluppo e la realizzazione di nuovi dispositivi protesici e riabilitativi hi-tech. Soluzioni studiate partendo dalle necessità delle persone che le utilizzeranno, e testate direttamente sui pazienti.

A raccontarci alcuni dei ‘lavori in corso’ nel laboratorio, è Lorenzo De Michieli, responsabile di Rehab Technologies Lab. “Siamo alla seconda versione dell’esoscheletro, una macchina ormai completa che si adatta alle esigenze di chi non ha più mobilità degli arti inferiori ma anche di chi, la maggioranza dei pazienti negli ultimi anni, grazie anche ai progressi della medicina ha ancora una mobilità residua dopo un danno spinale”. La cinematica del cammino è molto complessa. Ebbene, questa macchina “potrebbe consentire ai pazienti con lesioni del midollo spinale di camminare in modo indipendente. Ed è in grado di assistere la riabilitazione attraverso un programma sviluppato su misura”. L’esoscheletro si chiama Twin e “oggi pesa attorno ai 18 kg (la versione iniziale sfiorava i 30 kg). Oltre ad alleggerirlo ne abbiamo rivisto il design”. L’esoscheletro è frutto della collaborazione tra IIT e Centro Protesi Inail di Budrio. Si integrerà con la sedia a rotelle per aumentare l’indipendenza dei pazienti  paraplegici, permettendo un certo grado di mobilità in posizione eretta e alleviando gli effetti collaterali dell’immobilità prolungata, come la perdita di massa muscolare e di densità ossea, la funzionalità dell’apparato digerente, numerose patologie cardiovascolari.

Verrà inoltre impiegato in campo medico e nelle terapie riabilitative. Il dispositivo infatti è in grado di misurare con precisione diversi parametri del movimento (cinematici e dinamici) attraverso sensori ad hoc, in modo da rendere possibile una valutazione accurata e quantitativa della funzione motoria che consenta di programmare al meglio il percorso terapeutico.

Questo esoscheletro è caratterizzato da un’estrema facilità d’uso, è completamente modulare e può essere assemblato e indossato autonomamente da pazienti su sedia a rotelle. “Se i costi di questi dispositivi sul mercato variano da 60-80 mila euro, noi cerchiamo di posizionarci attorno alla soglia minima. E l’idea è arrivare in 2-3 anni sul mercato”, continua De Michieli.

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di maggio 2022. Ci si può abbonare al magazine di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

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