Sanità, le sfide per i manager del futuro

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Superare la frammentazione e generare comunità. Sono questi i due principi su cui fondare il nostro essere in salute nel XXI secolo. Immersi in una cultura di specializzazione e separazione dei saperi, dei territori, degli individui, abbiamo perso di vista l’unità e la complessità dell’essere in relazione. E allora il pubblico contrapposto al privato, l’ospedale al territorio, lo Stato alle Regioni, il medico di base agli specialisti, le scienze esatte agli studi umanistici, il corpo alla mente, il cittadino al paziente. Appartenenze sempre più rigide e difensive, individui sempre più parcellizzati. Ma l’avvio del nuovo secolo ci segnala che così non funziona. Le sfide sono globali, il destino è comune. Abbiamo bisogno di ripensare valori culturali e infrastrutture su cui basare le nostre società e la nostra salute.

Il programma NextGenerationEU e il piano per la ripresa dell’Italia, il PNRR, offrono l’occasione per ripensare il sistema e lavorare insieme, verso un comune obiettivo. Ma bisognerà uscire da orticelli e inerzie.

È con questo intento che diamo vita al progetto SaluteDomani: uno spazio e un metodo per collaborare, per far nascere nuove idee, per fare sintesi, per attuare. Oltre le frammentazioni, con spirito di comunità e responsabilità collettiva.

Nuovi modelli organizzativi, sviluppo dei territori, valorizzazione delle comunità. Partiamo da questi assi per tracciare il nostro spazio d’azione intorno a  tre Tavoli di Lavoro: Competenze digitali, Dati e Intelligenza Artificiale, Fragilità e Telemedicina. I tre Tavoli partiranno da una domanda e una proposta: “A che punto siamo con l’innovazione dell’ecosistema salute rispetto ai temi, obiettivi e strumenti del PNRR? Proviamo a tracciare tutti insieme un quadro di sintesi e avanzare proposte sistemiche?”

Tre generazioni di manager della sanità a confronto sul futuro della Ssn. Un futuro nel quale innovazioni come terapie geniche, intelligenza artificiale, big data e digital health dovranno fare i conti, ancora una volta, con sostenibilità e finanziamenti. L’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede un cambiamento strutturale del Servizio sanitario nazionale.

L’obiettivo di partenza è chiaro: migliorare la vita dei cittadini, tutelando la salute come diritto fondamentale dell’individuo e della collettività, soprattutto ora che la questione della salute si è fatta terribilmente pressante e delicata. La pandemia ha svelato i limiti del sistema, insieme alla solida ed eroica dedizione degli operatori, ed è chiara e forte la domanda sociale di cambiamento dell’ecosistema salute verso un miglior servizio universale, territoriale, di qualità.

Salute Domani è un progetto in collaborazione con la Commissione Europea ed aperto a tutti coloro che vorranno farne parte.

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