Covid, in calo incidenza ed Rt, il caso mascherine a scuola

mascherine a scuola
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Mentre la ricerca si prepara a fronteggiare il vaiolo delle scimmie, la pandemia da Covid-19 sembra in netta ritirata in Italia. Ieri sono stati 20.322 i nuovi casi nella Penisola, con 94 decessi.

Ebbene, secondo gli ultimi dati del monitoraggio della Cabina di regia, comunicati dall’Istituto superiore di sanità, scende ancora l’incidenza settimanale a livello nazionale: siamo a 261 casi Covid ogni 100.000 abitanti (20 -26 maggio) contro i 375 su 100.000 della settimana precedente. Così, mentre le vaccinazioni sono al palo e le temperature in salita segnano l’inizio di un’estate anticipata, si moltiplicano le pressioni contro le mascherine nelle scuole.

Nonostante dal 1 maggio le mascherine non siano più obbligatorie nella maggior parte dei luoghi pubblici, come bar e ristoranti, supermercati e stadi, per la scuola al momento sono ancora obbligatorie. Il 15 giugno l’obbligo dovrebbe cadere anche nei restanti luoghi al chiuso. Ma se l’anno scolastico è ormai agli sgoccioli, il problema si pone, soprattuto, per chi è alle prese con gli esami, dalla terza media alla maturità. 

Anche considerati gli ultimi dati molto positivi, se si eccettua ancora una volta quello dei morti. Quanto all’indice di contagiosità, nel periodo 4-17 maggio l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,86 (range 0,83–0,90), in diminuzione rispetto alla settimana precedente, quando era 0,89. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è al di sotto della soglia epidemica ma stabile rispetto alla settimana precedente: Rt=0,83 (0,80-0,86) al 17 maggio contro lo 0,84 (0,81-0,87) al 10 maggio.

Buone notizie anche dagli ospedali: il tasso di occupazione in terapia intensiva scende al 2,6% (rilevazione al 26 maggio) dal 3,1% (19 maggio). In calo anche quello di occupazione in aree mediche: è ormai al 9% (26 maggio) dal 10,9% di 7 giorni prima. Intanto il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) ha inserito le sottovarianti Omicron Ba.4 e Ba.5 tra le varianti “of concern”, quelle cioè più pericolose. Oltre al vantaggio in termini di contagiosità nei confronti delle sottovarianti Ba.2 e Ba.3, le altre possiedono una variazione, L452R, presente nella Delta ma non nelle altre sottovarianti Omicron, che favorisce la formazione di sincizi, ovvero la fusione tra cellule infette.

 

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