Mentre la pandemia agita la campagna elettorale, continua il (lento) calo in Italia dell’ondata estiva da Omicron 5. Secondo gli ultimi dati della Cabina di regia diffusi dall’Istituto superiore di sanità risultano in discesa sia l’incidenza settimanale, che l’indice di contagiosità Rt.
Anche se il virus viaggia ancora a un ritmo di circa 30mila casi al giorno (il 18 agosto sono stati 27.296, con ben 147 morti), l’estate ‘Covid zero’ appare per quest’anno un miraggio e già da più parti si discute su quello che potrà accadere in autunno.
Intanto sono in calo anche i ricoveri per Covid negli ospedali italiani, come confermato dal bollettino degli ospedali sentinella della Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere). Resta il problema dei decessi: si tratta dell’ultima voce a scendere dopo una fiammata di casi, ma i numeri degli ultimi giorni fanno pensare.
Nei dettagli l’incidenza settimanale a livello nazionale è a 260 casi Covid ogni 100.000 abitanti (12-18 agosto) contro 365 su 100.000 (05-11 agosto). Bene anche l‘Rt, che nel periodo 27 luglio-9 agosto è stato pari a 0,77 (range 0,74-0,80), in diminuzione rispetto alla settimana precedente quando era 0,81. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è anch’esso sotto la soglia epidemica: Rt=0.77 (0,73-0,80) al 09 agosto contro 0.76 (0,73-0,79) al 02 del mese.
Buone le notizie che arrivano dagli ospedali: il tasso di occupazione Covid in terapia intensiva è in calo al 2,7% (rilevazione giornaliera al 18 agosto), rispetto al 3,2% precedente (rilevazione al 11 agosto). Anche l’occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 11,0% (18 agosto) contro il 13,0% (11 agosto).
Una situazione confermata dagli ospedali sentinella della Fiaso, che nel consueto report settimanale segnalano l’ulteriore rallentamento della curva dei ricoveri Covid. Il numero complessivo dei pazienti presenti negli ospedali, sia nei reparti ordinari sia nelle terapie intensive, in una settimana, è sceso del 13,7%.
Ma chi sono i pazienti positivi che finiscono oggi in ospedale? La percentuale dei ricoverati per Covid (cioè a causa dell’infezione da Sars-Cov-2) è pari al 42% mentre quella di pazienti con Covid rappresenta la maggioranza: 58%.
In questi giorni sono diminuiti in misura maggiore i pazienti nei reparti Covid ordinari, -13,8%, rispetto alle terapie intensive, che hanno ridotto i posti letto occupati del 10,8%. Si tratta, tuttavia, per quanto riguarda le rianimazioni Covid, di piccoli numeri, sottolineano gli esperti Fiaso.
Il virus pandemico si accanisce con i più fragili: in rianimazione i soggetti hanno tutti un’età media elevata, e per oltre il 90% dei casi sono affetti da altre patologie. Inoltre i ricoverati per Covid, che hanno sviluppato una patologia respiratoria tipica della malattia causata dal virus pandemico, sono per il 40% no vax.