Tumori, giovane ricercatore italiano a NY premiato all’Esmo

ricercatore Antonio Marra
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Una buona notizia per i giovani ricercatori italiani arriva dall’Esmo di Parigi. La prestigiosa José Baselga Scholarship, del valore di 200 mila euro per 3 anni, è stata assegnata quest’anno ad Antonio Marra.

Originario di Salerno e fresco di matrimonio, il 32enne Antonio, che si è formato con il professor Giuseppe Curigliano all’Istituto Europeo di oncologia di Milano (Ieo), ha trascorso gli ultimi anni al Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, un tempio dell’oncologia mondiale e il più grande centro di ricerca genetica in oncologia al mondo: dispone di una banca dati impressionante.

Il grant ‘Baselga’ dell’Esmo è dedicato appunto a giovani scienziati impegnati nella ricerca traslazionale in oncologia, riconoscendo l’impatto che le loro ricerche potranno avere sul futuro dei trattamenti e delle patologie oncologiche.

Il premio è intitolato a José Baselga, un grande scienziato clinico, mentore e ispiratore di tanti giovani impegnati in questo campo. Marra utilizzerà questi fondi per una ricerca sui tumori della mammella resistenti all’ormono-terapia, che svilupperà presso lo Ieo di Milano, sempre però mantenendo la collaborazione con lo Sloan Kettering.

“Il mio progetto – ha spiegato a Fortune Italia Antonio Marra – si focalizzerà proprio sulla ricerca delle cause di resistenza alla terapia endocrina nel tumore della mammella, allo scopo di trovare trattamenti alternativi, sfruttando i nuovi strumenti diagnostici e le nuove terapie a target”.

Dopo essersi laureato all’Università di Salerno, Marra si è specializzato in Oncologia all’Università di Milano e ha lavorato allo Ieo per tre anni, prima di trasferirsi a New York. “La generazione Z – ha commentato il professor Giuseppe Curigliano, componente del consiglio direttivo dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), ordinario di Oncologia all’Università di Milano e direttore della Divisione di sviluppo di nuovi farmaci per terapie innovative allo Ieo – è ricca di giovani talenti cresciuti in mezzo a tecnologie digitali, alla bioinformatica e all’intelligenza artificiale; forse anche per questo imparano prima e sono una grande ricchezza per il futuro della ricerca. Questo grant consentirà tra l’altro al dottor Marra di tornare in Italia e di proseguire qui le sue ricerche, nonostante negli Usa gli avessero proposto di restare”.

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