Come la pandemia ha cambiato la nostra personalità

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Un gruppo di ricercatori ha scoperto che la pandemia globale da Covid-19 ha influenzato i tratti della nostra personalità. Un nuovo studio pubblicato su Plos One, rivista peer-reviewed della Public Library of Science, ha evidenziato questo risultato, sottolinenando cambiamenti più drastici negli adulti più giovani.

Sappiamo che la personalità è piuttosto stabile“, spiega a Fortune Angelina Sutin, ricercatrice principale dello studio e docente di scienze comportamentali e medicina sociale presso il Florida State University College of Medicine. “Può cambiare e cambia, ma non così tanto. La pandemia, in quanto fattore di stress, ha contribuito a creare effetti sulla personalità”.

I ricercatori hanno utilizzato i dati dello studio Understanding America della University of Southern California per esaminare i risultati di oltre 7,000 adulti statunitensi di età compresa tra i 18 e i 109 anni prima e durante la pandemia. La personalità è stata misurata utilizzando una scala per valutare cinque tratti: nevroticismo (è lunatico), apertura (ha un’immaginazione attiva), coscienziosità (è un lavoratore affidabile), amabilità (è generalmente fiducioso) ed estroversione (è loquace).

Come la pandemia ha influenzato le personalità

Lo studio fa eco ai risultati precedenti, secondo i quali il nevroticismo è effettivamente diminuito dal periodo precedente l’inizio della pandemia fino ai primi mesi primaverili del 2020. Tuttavia, con l’avanzare della pandemia, i tratti della personalità sono cambiati più drasticamente. Le personalità dei partecipanti dopo la pandemia hanno registrato un minor grado di estroversione, apertura, amabilità e coscienziosità rispetto a prima della pandemia. Secondo gli esperti, cambiamenti di questo tipo richiedono solitamente un decennio.

“Ci sono stati molti sconvolgimenti nella società”, dice Sutin, riferendosi all’impatto emotivo della pandemia, all’esacerbazione del razzismo sistemico e alle proteste globali del 2021 che ne sono seguite. “E questo potrebbe riflettersi nel modo in cui i tratti sono cambiati”.

La personalità dei giovani è cambiata di più

Sutin e il suo team hanno riscontrato forti differenze nei cambiamenti di personalità fra i giovani tra i 18 e i 29 anni. In particolare, tra il 2021 e il 2022, gli adulti più giovani hanno registrato un aumento del nevroticismo rispetto al periodo pre-pandemia, mentre il gruppo più anziano è rimasto relativamente invariato. Il gruppo di mezza età, invece, ha registrato un minore nevroticismo. Anche la coscienziosità e l’amabilità sono diminuite maggiormente per i giovani adulti in questo periodo, più del doppio rispetto agli adulti di mezza età.

I cambiamenti di personalità e la salute mentale

Questi risultati sottolineano in modo drammatico l’impatto della pandemia sulla salute mentale dei giovani adulti.

“La nevrosi è un indicatore molto coerente di risultati negativi per la salute mentale, come la depressione e l’ansia. Dunque è possibile che un aumento di nevrosi possa portare a condizioni peggiori per la salute mentale“, afferma Sutin. “Inoltre la coscienziosità è un tratto importante per i risultati scolastici e lavorativi, per le relazioni e la salute fisica”.

Anche se la personalità non determina direttamente i risultati della salute mentale, Sutin spinge per una maggiore ricerca sugli effetti duraturi che i cambiamenti di personalità possono avere sul benessere, soprattutto per i giovani adulti più colpiti dai cambiamenti di personalità durante la pandemia.

“Dobbiamo fare il possibile per aiutare a sostenere il più possibile i giovani, in modo che possano passare meglio all’età adulta e ridurre lo stress che devono affrontare”.

L’articolo originale è su Fortune.com

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