Tumore al seno metastatico, ‘appunti’ di vita delle donne

Note di vita
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Non chiamateci “guerriere”, ma donne che affrontano il dolore. È questa la prima ‘nota di vita’ per trovare un nuovo equilibrio nell’affrontare il tumore al seno metastatico, una condizione che sconvolge il corpo e la mente. Ed è la prima nota che le donne desiderano anche da coloro che vivono questa condizione di riflesso: compagni di vita, figli, colleghi, finanche l’oncologo che le ha in cura.

L’obiettivo è comporre una melodia che permetta alle donne con diagnosi di tumore al seno in fase avanzata di affrontare le diverse sfaccettature che questa condizione comporta con la migliore energia possibile. Una melodia in cui anche le pause e i silenzi sono fondamentali. Come recita la nota numero nove – sono dieci in tutto quelle comprese nel progetto “Note di vita”, costola del più ampio “È tempo di vita. Tempo per me. Tempo per noi” promosso da Salute Donna onlus e realizzato in partnership con Novarts: “A volte il silenzio è di supporto più del chiedere continuamente ‘come stai’”.

L’iniziativa vuole essere una sorta di mappa che permetta di guidare le donne a cui viene diagnosticato questo tipo di tumore nel poter affrontare questa notizia con l’atteggiamento più utile per cercare di tornare a vivere al meglio. “Note di vita non è un decalogo. Sono appunti raccolti dalle pazienti che sono già passate attraverso la diagnosi e il percorso terapeutico, che auspichiamo possano essere utili a trovare una nuova armonia nell’affrontare la malattia. Utili a trovare una nuova qualità di vita”, spiega Stefania Andreoli, psicoterapeuta e consulente scientifica del progetto presentato oggi nella nuova sede milanese dell’azienda farmaceutica.

“Qualità della vita – continua – significa anche ritrovare l’autenticità dei sentimenti. Che non vanno repressi. Quando c’è da soffrire, si sta male. Quando c’è da avere paura, si è spaventati”.

Ma è fondamentale approcciare con positività il percorso terapeutico che permette di affrontare questo dolore. Chiarisce Michelino De Laurentiis, direttore del dipartimento di Oncologia Senologica e Toracico-Polmonare dell’Istituto nazionale Tumori Pascale di Napoli: “L’alleanza medico-paziente rappresenta metà del lavoro in oncologia. Entrare in empatia con la paziente è fondamentale. Non significa diventare amici, ma essere compagni di un tratto del percorso della vita da percorrere insieme unendo le forze”.

“Occorre essere meno tecnici e riuscire a esprimere maggiore compartecipazione con l’essere umano che si ha di fronte”, asserisce l’oncologo facendo un po’ di autocritca rispetto alla propria categoria.


L’esperto poi aggiunge: “Mi sento di usare la parola ‘ottimismo’, perché oggi l’aspettativa di vita mediana per le donne con tumore al seno metastatico”, circa 37mila in Italia, “è di cinque anni – solo pochi anni fa era di due anni. Il che significa che metà delle donne sopravvive molto di più. Oltre al fatto che i nuovi trattamenti, i farmaci a bersaglio molecolare, sono più efficaci e meglio tollerati. Il che si traduce non solo in un guadagno di tempo di vita, ma anche di tempo di vita di qualità”.

Le 10 “note di vita” saranno diffuse attraverso i canali social di “È tempo di vita”, che già ospitano le prime quattro puntate di Life Academy, il ciclo di conversazioni che esplora il vissuto delle pazienti guidato dalla psicoterapeuta Andreoli. Il 13 ottobre, in occasione della Giornata nazionale del Tumore al seno metastatico, andrà online la quinta e ultima puntata.

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