Mistero listeria, ecco dove si nasconde

Listeria
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Fra le tante insidie per la salute, nelle ultime settimane è balzato agli onori della cronaca un batterio: la listeria. I numeri ufficiali riportano tre morti e almeno 71 persone colpite dal 2020 in diverse regioni italiane. Sotto accusa il consumo di würstel crudi di pollo, prodotti in uno stabilimento veronese e venduti con diversi marchi.

Ma al caso dei würstel è seguita l’allerta per la contaminazione di tramezzini al salmone, ritirati dal mercato. Ma cos’è la listeriosi e come si diffonde?

“La listeria – spiega a Fortune Italia Massimo Ciccozzi, ordinario di Epidemiologia molecolare responsabile dell’unità di statistica medica ed epidemiologia molecolare dell’Università Campus Bio-Medico di Roma – è un batterio Gram-positivo molto presente, che può contaminare alimenti, come il latte e i suoi derivati. All’origine di questi problemi c’è una contaminazione della catena alimentare. Di solito ad essere colpite in modo più pesante sono le persone anziane e fragili”.

Se questa volta sotto accusa sono finiti würstel e salmone, in passato c’era stato un focolaio nel Nord Europa, con protagonista l’insalata. “La mia raccomandazione – sottolinea l’esperto – è seguire le indicazioni di cottura presenti sugli alimenti (evitando di mangiare la carne cruda, specie quella di pollo) e lavare sempre bene le verdure, tutte. Con acqua o acqua e bicarbonato”.

“I sintomi sono simili a quelli di salmonellosi e colera – aggiunge Ciccozzi – dunque febbre, mal di testa, disturbi gastrointestinali”. Sintomi che possono essere anche confusi, inizialmente, con quelli provocati da altri disturbi. “Infine un monito: la listeria si riproduce normalmente a 4 gradi, dunque non basta conservare l’alimento in frigo per eliminare il batterio. Serve la cottura”, raccomanda Ciccozzi.

Anche la Direzione generale della sicurezza degli alimenti e la nutrizione del ministero della Salute ha richiamato  l’attenzione della popolazione su alcune semplici regole relative alla corretta preparazione e al consumo degli alimenti, in particolare sull’importanza di seguire le indicazioni riportate in etichetta, e le regole di igiene nella manipolazione dei cibi in cucina.

L’adozione di semplici regole di igiene nella manipolazione degli alimenti, anche a livello domestico, riduce infatti il rischio di contrarre la malattia. Il ministero ricorda l’importanza di lavarsi spesso le mani, pulire frequentemente tutte le superfici e i materiali che vengono a contatto con gli alimenti (utensili, piccoli elettrodomestici, frigorifero, strofinacci e spugnette); conservare in frigorifero gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo in modo separato e all’interno di contenitori chiusi; cuocere bene gli alimenti seguendo le indicazioni del produttore riportate in etichetta; non preparare con troppo anticipo gli alimenti da consumarsi previa cottura (in caso contrario conservarli in frigo e riscaldarli prima del consumo); non lasciare i cibi deperibili a temperatura ambiente e rispettare la temperatura di conservazione riportata in etichetta.

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