“Carne” di Frankenstein nel piatto degli americani, Lollobrigida: mai in Italia

GLI EUROPEI SNOBBANO LA FETTINA Fortune Italia
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La Food and Drug Administration (Fda) ha concesso la sua approvazione per il consumo umano della “carne” in provetta. Cade un altro taboo nella filiera alimentare umana. E si comincia, come spesso accade, negli Usa. La decisione delle autorità regolatorie Usa in tema di food  ha messo in allarme quanti diffidano di alimenti prodotti artificialmente. In Italia Coldiretti e Filiera Italia sono in stato di massima allerta.

Un prodotto a base di carne ottenuto da cellule animali proposto dalla Upside Foods, un’azienda che produce ‘pollo’ sintetico, raccogliendo cellule da animali vivi che vengono moltiplicate in un bioreattore, è quanto di più lontano possa esserci dal modo di produrre cibo in Italia, e si sono detti “pronti alla battaglia”. Il timore, non solo loro, è che la decisione potrebbe aprire la strada ai “cibi sintetici” nell’Unione Europea, dove già ad inizio 2023 potrebbero essere introdotte le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue.

“Una preoccupante novità – sottolineano le due organizzazioni dell’agroalimentare – contro la quale si schiera il 75% degli italiani che non sarebbe disposto a portare a tavola nel piatto la “carne” di Frankenstein, secondo gli ultimi dati del Crea”, segnalano Coldiretti e Filiera Italia promotori della grande mobilitazione contro il cibo sintetico, con una raccolta firme su tutto il territorio nazionale. Al Senato,  dove si era recato per un question time, il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, ha dichiarato che”il governo è contrario a cibo sintentico e artificiale e ha intenzione di contrastare in ogni sede questo tipo di produzioni”.

“E’ mia ferma intenzione – ha annunciato – quella di contrastare in ogni sede questo tipo di produzioni che rischia di spezzare il legame millenario tra agricoltura e cibo”. “Ritengo che il cibo sintetico – ha proseguito Lollobrigida – rappresenti un mezzo pericoloso per distruggere ogni legame del cibo con la produzione agricola, con i diversi territori, cancellando ogni distinzione culturale, spesso millenaria, nell’alimentazione umana e proponendo un’unica dieta omologata, con gravissime ricadute sociali sui piccoli agricoltori”. Il nostro Paese, ha proseguito Lollobrigida, culla della Dieta mediterranea patrimonio Unesco, sarà in prima linea per difendere il cibo naturale, che è uno dei punti di forza del Made in Italy.

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