Fisioterapisti, identikit di una professione sempre più in rosa

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Sono quasi 70mila i fisioterapisti italiani, con una decisa preponderanza femminile (58,9%) e un’importante presenza di under 40 (42,03%). A ‘fotografare’ gli operatori è la  Federazione nazionale degli Ordini della professione sanitaria di fisioterapista, attiva dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto 183 del 2022.

Secondo il report i fisioterapisti iscritti all’insieme degli Ordini territoriali sono oggi 69.848, di cui 28.704 maschi (41,1%) e 41.144 femmine (58,9%). Qualcosa come 118 fisioterapisti ogni 100mila abitanti, rapporto che pone il nostro Paese all’interno della media europea (anche se con cifre inferiori a quelle di Germania, Finlandia, Belgio e Olanda).

Giovani (e non)

Si tratta di una professione scelta dai ‘giovani’: gli under 40 sono 29.362 (42,03%), in una sostanziale equivalenza di genere. D’altra parte, invece, gli over 64 (che nei prossimi anni entreranno in età pensionabile) sono 20.730 (29,67% dell’intera professione), in massima parte uomini.

“Sono numeri importanti – commenta il presidente Fnofi, Piero Ferrante – che ci pongono al terzo posto, come dimensionamento, tra gli Ordini dei professionisti della Sanità, dopo infermieri e medici chirurghi e odontoiatri. Queste cifre indicano sia la vastità della nostra popolazione professionale, ma anche come all’interno della nostra professione sia in atto un normale avvicendamento generazionale, che da un lato rende robusta la classe dei ‘giovani fisioterapisti’ e dall’altro lancia un piccolo segnale d’allarme per quanto riguarda i tanti colleghi che si avviano a concludere il loro percorso lavorativo”.

Rischiamo una carenza di fisioterapisti?

Numeri che devono far riflettere “l’intero sistema accademico, affinché non si realizzi la sciagurata situazione di una ‘carenza di fisioterapisti’ nel nostro Paese, come già accade per altre figure professionali della sanità”, continua il presidente. Serve, anche in questo caso, una corretta programmazione.

Quanto alla ‘transizione femminile’, “le professioniste in fisioterapia sono la maggioranza della popolazione dei nostri iscritti, fenomeno già comune ad altri ambiti della sanità”.

Lazio, Lombardia e Campania da record

Quanto alla geografia della professione, l’ordine territoriale più numeroso è quello del Lazio (9.620 iscritti, il 13,77% dell’intera professione), seguito dal macro-ordine lombardo che comprende nove province, tranne Mantova, Brescia, Pavia e Bergamo (7.597 iscritti).

Il terzo per numero di iscritti è l’ordine che comprende Napoli, Avellino, Caserta e Benevento (4692 fisioterapisti), seguito da Piemonte-Valle d’Aosta (4092 iscritti) e dall’ordine di Bari-Taranto-Barletta-Andria-Trani (2829 iscritti. Gli ordini oggi numericamente più ridotti, invece, sono quelli di Siena (346), Reggio Calabria (392) e del Molise (454).

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