Batteri buoni alleati contro il raffreddore? Con una certa regolarità si legge sulla stampa dei presunti benefici legati al consumo dei probiotici. Ma davvero i batteri vivi che si trovano comunemente negli alimenti fermentati come lo yogurt possono contribuire a proteggere da un’ampia gamma di infezioni respiratorie, raffreddore incluso?
A rispondere sono i medici anti-bufale di Dottoremaeveroche.it, il portale contro le fake news della Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini dei medici), in un approfondimento firmato da Roberta Villa, giornalista e divulgatrice laureata in medicina. Nel focus si cita Robert Walton, medico e ricercatore inglese che da anni collabora con diverse istituzioni sanitarie del suo Paese e con la Cochrane, su una recente revisione sistematica uscita sulla Cochrane Library.
Il mercato dei probiotici
Si tratta di un business in crescita: dobbiamo considerare che il mercato globale dei probiotici è stato valutato in circa 60 miliardi di dollari nel 2021, e dovrebbe svilupparsi ulteriormente nei prossimi anni, tanto da arrivare nel 2030 a superare i 70 miliardi di dollari.
La ricerca
Il lavoro della Cochrane, che ha analizzato oltre venti studi in materia, puntava proprio a valutare l’efficacia dei probiotici contro il raffreddore e altre infezioni. “I risultati della revisione sono stati piuttosto sorprendenti” ammette Walton, influenzato dai precedenti studi che erano giunti a risultati negativi.
“Il risultato (della revisione) è che sia gli adulti sia i bambini che assumono probiotici hanno forse meno probabilità di contrarre infezioni alle vie respiratorie superiori – essenzialmente tosse e raffreddore – rispetto alle persone che non li assumono”.
Cosa vuol dire, in concreto? Analizzando il documento della Cochrane, possiamo dire che, in un gruppo di mille persone seguite per un anno, 76 di quelle che assumono probiotici dovrebbero avere tre o più infezioni respiratorie contro 129 nel gruppo che non li utilizza.
Non solo: le persone che consumano probiotici hanno meno bisogno di prendere antibiotici per le infezioni respiratorie. Questo beneficio, però, è stato riscontrato solo nei bambini. Infine, un’altra buona notizia: chi ha assunto i probiotici potrebbe essersi ammalato circa un giorno in meno rispetto agli altri.
Un po’ di cautela
Probiotici promossi, allora? Le conclusioni a cui è giunta la revisione della Cochrane sono basate su prove giudicate poco “robuste”, dicono i medici anti-bufale. In altre parole, i 23 studi controllati randomizzati inclusi nella revisione (per un totale di quasi 7 mila pazienti) non erano stati condotti con metodologie così rigorose da fugare qualsiasi dubbio sui risultati.
Per questa ragione, per essere davvero certi dell’efficacia dei probiotici nel prevenire le infezioni respiratorie, sarebbe opportuno condurre nuovi studi metodologicamente molto rigorosi, concludono i medici anti-fakenews. A chi va matto per lo yogurt e altri cibi ricchi di ‘batteri buoni’ non resta che attendere, con un pizzico di ottimismo in più.