Passione montagna, i rischi per gli anziani

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In questi giorni di nevicate molti italiani si preparano alla settimana bianca. Una passione che ogni anno accomuna oltre 100mila over 65, che scelgono ogni anno vacanze “ad alta quota”.

Ma attenzione: cadute, scivoloni, fratture e altri problemi di salute sono in agguato. E le conseguenze per gli anziani possono essere paricolarmente insidiose. Talvolta la causa sta nella scelta (sbagliata) dell’attezzatura, o degli abiti. O in una pianificazione del percorso non commisurata alle proprie condizioni fisiche. Ecco perché la Società Italiana di Geriatria e Gerontologia (Sigg) insieme a Cai (Club alpino italiano) ha stilato un vademecum per ridurre al minino i rischi per gli anziani amanti della montagna.

“Una delle maggiori sfide moderne è quello dell’invecchiamento ‘attivo e in salute’. In quest’ottica si inserisce il decalogo per escursionisti seniores – ha detto Andrea Ungar, presidente Sigg – Il mantenimento della forma fisica è una priorità per tutti gli anziani e sono già moltissimi gli over 65 che frequentano la montagna, un modo di socializzare e un’attività buona e salutare per tutti coloro che hanno la possibilità di realizzarla”.

Ma bisogna fare molta attenzione. “Tra gli anziani che vanno regolarmente in montagna ben 1 su 10 ha un evento avverso, che può essere una caduta, un malore o un incidente”, ha precisato Franco Finelli, past president della Commissione Centrale Medica del Cai.

Parola chiave prevenzione

Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di eventi che si potevano evitare. E questo con “qualche utile accorgimento nella scelta della meta, dell’attrezzatura, dell’abbigliamento e dell’alimentazione – ha detto Alessandra Marengoni, coordinatrice del decalogo per la Sigg e direttore dell’Unità di Geriatria dell’Asst Spedali Civili di Montichiari, Brescia – E’ bene inoltre prepararsi adeguatamente dal punto di vista dello stato di salute; è buona norma consultare il proprio medico prima di partire, mantenere una elevata aderenza alle terapie croniche e alle vaccinazioni consigliate, facendo infine attenzione a cosa mettere in valigia e ai numeri di telefono da contattare in caso di bisogno”.

Il decalogo

1. SOFT AND SLOW. Suggerite per gli anziani le escursioni con limitato sforzo fisico e con andatura lenta, così da poter apprezzare il paesaggio e la compagnia. L’importante non è la mèta, ma il percorso per raggiungerla.

2. ITINERARIO. E’ necessaria un’attenta valutazione dell’itinerario (dislivello, lunghezza, tipo di terreno, tempi, quota), delle previsioni meteo e del bollettino valanghe. E’ opportuno informare il gestore del rifugio sulla mèta dell’escursione e il numero dei partecipanti. L’itinerario dovrebbe essere comunicato anche ad un familiare prima della partenza.

3. ATTREZZATURA. Va scelta in base alla tipologia di itinerario, alla stagione e alla quota: mappa del percorso, bastoncini telescopici, occhiali da sole e crema protettiva, copri-zaino, cellulare con ”powerbank” esterna e app ”GeoResQ”, kit di primo soccorso, fischietto, telo termico. Da considerare la possibilità di repentini cambiamenti climatici.

4. ABBIGLIAMENTO. Anche in questo caso deve essere scelto in base alla tipologia dell’itinerario, alla stagione ed alla quota. Sarà necessario un intimo di ricambio, calze, pile e giacca a vento, mantellina da pioggia, guanti, cappello/berretto/cuffia di lana, calzature robuste e con suola anti-scivolo.

5. ALIMENTAZIONE. Prevedere un’adeguata scorta idrica e alimentare. Necessaria un’attenta valutazione dell’introito di liquidi durante la giornata (negli anziani la sensazione della sete può essere ridotta). Serve cibo altamente calorico, ma facilmente digeribile e di rapida assimilazione, come barrette energetiche e frutta secca. Evitare le bevande alcoliche. Utili gli integratori salini, salvo diversa prescrizione medica.

6. MALATTIE CRONICHE (es. cardiopatie, ipertensione, diabete mellito, problemi respiratori). Serve una precisa aderenza alla terapia domiciliare, ma adeguata alle mutate condizioni ambientali e di quota. Altresì opportuna la presenza nello zaino dei farmaci usualmente assunti e necessari per la giornata o giornate di escursione. Raccomandabile una visita medica dal proprio medico di fiducia almeno una volta all’anno, o più volte in caso di patologie progressive e/o con una o più riacutizzazioni all’anno.

7. STATO DI SALUTE. Portare con sé un tesserino sanitario, con eventuali allergie a farmaci, punture di insetti o altro e la terapia domiciliare assunta quotidianamente. Da indicare eventuali recapiti telefonici da contattare in caso di incidente/malore; risulta utile al Soccorso organizzato in caso di manifesta patologia insorta durante l’escursione. Prestare attenzione alle vaccinazioni raccomandate dal ministero della Salute.

8. PREPARAZIONE FISICA. Le prestazioni di un anziano sono decisamente inferiori a quelle di un adulto di mezza età o ancor di più di un giovane. Bisognerà tenerne conto nella scelta del percorso. Anche le condizioni di allenamento andranno attentamente valutate.

9. INCIDENTE. In caso di incidente che impedisca la prosecuzione dell’escursione (malore, trauma o altro evento avverso) è imperativo contattare il Numero Unico di Emergenza 112 (o il 118 ove non attivo il 112) e attenersi scrupolosamente alle loro istruzioni. In caso di piccoli incidenti (es. lievi ferite) utilizzare il kit di primo soccorso, che deve contenere tra l’altro la coperta termica di soccorso ed i farmaci specifici per le proprie patologie croniche.

10. COMPAGNIA. Il beneficio di una escursione è ottimale se effettuata in buona compagnia e in buono stato di salute, in un ambiente naturale e con un clima favorevole, avendo sempre presente che l’escursione termina una volta rientrati a casa. Si parte e si arriva tutti assieme. Si raccomanda di riportare a casa i propri rifiuti.

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