Soffitto di cristallo, la ‘ricetta’ di Luppi (Msd) per politica e aziende

Nicoletta Luppi MSD Italia
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Questo è il tempo di impegnarsi per ridurre l’impatto dell’uomo e delle sue industrie sul pianeta, in un’ottica One Health. Ma anche quello di “porre le basi per un ribilanciamento del ruolo della donna, anche all’interno del contesto familiare”. Ne ha parlato Nicoletta Luppi, presidente e amministratore delegato Msd Italia, presidente dello Iapg (Italian american pharmaceutical group), e vicepresidente di Farmindustria, intervenendo alla seconda giornata del V Sustainability Forum di Fortune Italia, organizzato con VeniSIA a Venezia.

Esg e farmaceutica

L’Esg (Environmental, Social and Governance) è sempre più importante per il pharma, “e non da oggi. Come Msd abbiamo annunciato l’obiettivo ambizioso di raggiungere la Carbon Neutrality entro il 2025, che è praticamente domani, e una riduzione del 30% nelle emissioni legate alla catena del valore entro il 2030″, ha ricordato Luppi.

Gender gap e soffitto di cristallo

L’acronimo si declina anche come attenzione alla diversità, che è ricchezza nel mondo del lavoro. Come donna leader in un settore in cui le donne hanno una presenza importante, Luppi è sensibile al tema del gender gap. “Mi capita spesso di ripensare al mio percorso professionale. Arrivare in vetta richiede equilibrio, pazienza, concentrazione, studio, fiducia in se stessi. Ma anche ostacoli da dover superare. Sono orgogliosa di essere arrivata dove sono, rimanendo ciò che sono. Sono una professionista ma anche una moglie, una mamma. Sono convinta che una volta infranto il soffitto di cristallo sia responsabilità delle donne che ce l’hanno fatta far scendere l’ascensore e aiutare altre giovani donne ad emergere“.

“Questo – ha detto la manager – è ciò su cui la politica e le aziende dovrebbero puntare. Volere è potere, ma tutto questo deve inserirsi in un’ottica di sistema che abbracci l’intera società, attraverso un ribilanciamento del ruolo della donna anche – ha sottolineato – all’interno del contesto familiare”.

La trappola della sindrome dell’impostore

E alle giovani donne che “vorrebbero seguire un percorso come il mio – ha detto Luppi – suggerisco di non essere ossessionate inseguendo un percorso di carriera con passaggi predefiniti. Ma, anzi, includere elementi di flessibilità, che spesso si traducono in maggiore ricchezza. Occorre crederci, impegnarsi profondamente con passione e dedizione. Chiedersi sempre il perché delle cose. Essere curiose, vivere le cose con trasporto e passione, senza cadere nella trappola della sindrome dell’impostore“. Perché non siete impostori ma valete, è il messaggio di Luppi. E dovete essere convinte di avere tutto il diritto di salire su quell’ascensore.

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