Mariella Enoc
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Ha fatto scalpore nei giorni scorsi la notizia dell’addio della presidente dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, Mariella Enoc. Enoc, il cui mandato era in scadenza, si è dimessa dalla carica che ricopriva dal febbraio 2015.

Mentre già fioriscono i rumors sui possibili successori, ci si è chiesti la ragione di questo addio improvviso. Enoc è donna risoluta, come Fortune Italia ha potuto constatare nel corso di un’intervista realizzata nelle scorse settimane per il magazine di febbraio, in edicola nei prossimi giorni. “Senza cambiamento non c’è progresso – ci aveva detto in quell’occasione – Proprio la velocità del cambiamento deve indurre a mettersi in discussione, per non restare bloccati e bloccare così lo sviluppo”.

Certo, per l’ospedale del Gianicolo si tratterà di un cambiamento importante. Enoc era arrivata nel 2015 dopo la gestione di  Giuseppe Profiti e il caso della ristrutturazione dell’attico del Cardinal Bertone, ed era stata riconfermata più volte. L’ultima nel gennaio 2021 per altri 3 anni.

Sabato scorso, dopo l’anticipazione dell’Adnkronos Salute, è arrivata una dichiarazione della manager sabauda che forse aiuta a comprendere meglio le motivazioni di questo addio anticipato, collegate a quello che possiamo chiamare il ‘progetto Forlanini’. “Nei giorni scorsi ho incontrato il Segretario di Stato e sabato nel pomeriggio il S.Padre e ho detto loro che ritenevo utile per il bene dell’ospedale anticipare la fine del mio mandato per potere far sì che la grande impresa di una nuova sede del Gianicolo fosse intrapresa da chi ne avrebbe avuto la responsabilità del compimento”, ha sottolineato Enoc.

“L’ospedale sta vivendo un momento di grande crescita e di molte iniziative in corso e credo, quindi – ha detto Enoc – che si possa capire che il mio è un atto di responsabilità e di amore verso il Bambino Gesù. In questo momento mi aiuta molto la vicinanza del Santo Padre“. Una vicinanza che non è mai mancata alla presidente in questi anni.

Insomma, questo era l’ultimo anno del mandato della manager che, di fronte alla concretizzazione di un progetto’chiave’ per il futuro dell’Ospedale, ovvero il trasferimento dalla storica sede del Gianicolo – in difficoltà da tempo per questione di spazi – avrebbe preferito anticipare le dimissioni e lasciare la gestione del progetto al suo successore.

A quanto apprendiamo sul progetto Bambino Gesù-Forlanini, di cui molto si è scritto nei mesi scorsi, ci sarebbe già una convergenza a livello politico. Ma si tratta comunque di un’operazione importante, che richiederà tempo per la sua messa a terra (a partire dall’impostazione degli accordi necessari). Una ‘staffetta’ tra manager non sarebbe stata nelle idee della Enoc, consapevole della necessità di una gestione unica e di uno sguardo quantomeno a medio-termine.

Tra l’altro, sotto la guida di Mariella Enoc il Bambino Gesù ha ottenuto importanti risultati: l’ospedale ha dato ulteriore impulso alla ricerca e ha consolidato il suo impegno nei Paesi del Sud del mondo; la sua fama per la salute e il benessere dei bambini, anche quando le speranze di una guarigione sono poche, ha fatto il giro del pianeta. La missione del nostro Ospedale – ha detto di recente Enoc – è aiutare i bambini del mondo. In questi anni abbiamo visto gli effetti sui più piccoli di tante guerre. Se tutti i bambini che soffrono potessero farsi ascoltare, forse qualche cuore potrebbe cambiare. I bambini non sono solo vittime della guerra, ma protagonisti del nostro futuro e hanno il diritto di essere felici”.

Oltretutto la manager, 79 anni, è entrata in un’età nella quale in Vaticano in genere si lasciano gli incarichi. Ma la sua tenacia ed energia sono proverbiali, tanto che pochi giorni fa lei stessa ci ricordava di spegnere il telefono “esattamente per 50 minuti la domenica, quando vado a messa”.

Dunque c’è chi è pronto a scommettere su ulteriori futuri incarichi, questa volta nella sanità pubblica. Intanto uno sembra starle particolarmente a cuore: quello di procuratore speciale dell’ospedale ecclesiastico Valduce di Como, che Enoc detiene dal 2012.

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