Covid in Italia in calo, ma non i morti

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All’inizio di quella che i meteorologi preannunciano come una delle settimane più fredde dell’anno, Covid-19 continua la sua frenata nel nostro Paese. Scendono in una settimana i contagi (-9,9%), ricoveri ordinari (-9%) e terapie intensive (-12,7%). Ma attenzione: lo stesso non si può dire per i morti, che anzi sono in netto aumento: +27,2%. A segnalarlo è l’ultimo monitoraggio di Fondazione Gimbe.

Il virus, insomma, anche se è cambiato e in molti casi si supera senza troppi fastidi, può ancora fare male, soprattutto nel caso dei soggetti fragili o anziani. Ecco perchè gli esperti guidati da Nino Cartabellotta si dicono preoccupati per le vaccinazioni “in caduta libera”. Con il passare dei mesi, infatti, le diffese immunitarie da guarigione o immunizzazione possono indebolirsi.

I dati Covid

Nei dettagli, il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 27 gennaio-2 febbraio  ispetto alla precedente, una diminuzione di nuovi casi Covid (34.377 contro 38.159) e un aumento dei morti (439 contro 345). Ecco i numeri più interessanti:

Decessi: 439 (+27,2%), di cui 33 riferiti a periodi precedenti
Terapia intensiva: -26 (-12,7%)
Ricoverati con sintomi: -369 (-9%)
Isolamento domiciliare: -23.590 (-9,5%)
Nuovi casi: 34.377 (-9,9%)
Casi attualmente positivi: -23.985 (-9,5%)

Sul fronte dei contagi, occorre anche tener conto della riduzione dei tamponi (il calo è a doppia cifra nel caso dei molecolari) e del ricorso al fai da te. “I nuovi casi settimanali si confermano in ulteriore calo (-9,9%): dai 38 mila della settimana precedente scendono a quota 34 mila, con una media mobile a 7 giorni di poco inferiore ai 5 mila casi al giorno”, segnala Nino Cartabellotta, presidente Gimbe.

I contagi diminuiscono in tutte le Regioni ad eccezione di Lazio (+0,5%), Liguria (+5,4%) e Sicilia (+16,8%), e vanno dal -0,5% della Provincia Autonoma di Bolzano al -39,2% dell’Abruzzo. In 31 Province si registra un aumento dei nuovi contagi: dal +0,1% di Treviso al +101,1% di Trapani, mentre nelle restanti 76 Province si rileva una diminuzione. In nessuna Provincia l’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti.

Sempre meno ricoveri

Bene anche i dati che arrivano dagli ospedali. Come segnala Marco Mosti, direttore Operativo della Fondazione Gimbe, continua a scendere il numero dei ricoveri sia in area medica (-9%) che in terapia intensiva (-12,7%)”.

I letti Covid in area critica sono scesi a 179 il 2 febbraio; in area medica alla stessa data siamo a 3.712. Il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti positivi è del 5,8% in area medica e dell’1,8% in area critica. Questo a conferma del diverso impatto del virus pandemico.

I fragili e la campagna vaccinale che arranca

A preoccupare gli esperti di Fondazione Gimbe è però il numero dei morti. “A fronte di una netta riduzione nell’ultimo mese della circolazione virale, infatti, tornano a salire i decessi. Pur essendo necessario un consolidamento del dato nelle prossime settimane – afferma Cartabellotta – potrebbe essere la spia del calo della copertura immunitaria, da infezione pregressa o da vaccinazione, in anziani e fragili con il trascorrere del tempo”.

Oltretutto “la somministrazione delle quarte dosi (secondo richiamo) è in caduta libera da mesi, con tassi di copertura molto bassi in particolare nelle Regioni del Sud e lascia scoperte 11,9 milioni di persone”, conclude il presidente Gimbe.

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