L’impegno dell’Istituto Pascale di Napoli contro i tumori è declinato a 360 gradi, dalla ricerca all’accesso globale ai test diagnostici più innovativi, fino alle cure oncologiche personalizzate e alla standardizzazione della performance chirurgica. Ma vediamo nei dettagli le novità annunciate negli ultimi giorni dalla struttura.
Standardizzazione della chirurgia anti-cancro
Iniziamo col dire che gli obiettivi sono ambiziosi: migliorare le performance in sala operatoria e ridurre le liste d’attesa dei pazienti con tumore. Per questo è stato recentemente presentato al Pascale un grande progetto di standardizzazione della performance chirurgica.
Il piano prevede il coinvolgimento di un team multidisciplinare (composto da diverse equipe chirurgiche, manager dell’Information Technology, del Controllo di Gestione e della Privacy), che si occuperà di definire gli indicatori di monitoraggio per instaurare un ciclo continuo di apprendimento, condivisione e sviluppo.
L’attività sarà condotta attraverso l’utilizzo di una piattaforma tecnologica digitale interoperabile con i sistemi aziendali e che metterà a disposizione dei clinici i dati in tempo reale.
Ma come funzionerà il progetto? Un software farà da guida a tutto l’intervento. Come un navigatore guiderà il chirurgo e tutta la sua equipe negli interventi che verranno standardizzati, decisi a tavolino e quindi destinati a essere uguali sempre, secondo linee guida stabilite in precedenza.
Compito del software sarà anche quello di registrare l’intervento e, quindi, annotare le eventuali criticità: ‘spazi’ nei quali il chirurgo e la sua equipe possono intervenire per ridurre i tempi in sala e quindi, di conseguenza, le liste d’attesa. Per ora, spiegano dal Pascale, il progetto riguarderà la chirurgia colon rettale, quella maxillo-facciale e l’Hpb.
“E’ un primo passo importante verso la misurazione delle performance e la condivisione delle informazioni – ha detto il direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi – per assicurare il miglior trattamento e outcomesper i nostri pazienti e costruire in futuro una integrazione piena con la Rete Oncologica Campana”.
Oncologia di precisione
Nell’Istituto è partito anche un ambizioso progetto internazionale per migliorare le terapie dei tumori e ridurre le disuguaglianze sanitarie. Un progetto di cui il Pascale è promotore.
Siamo nel filone delle terapie personalizzate grazie a test diagnostici innovativi. L’Istituto dei tumori di Napoli partecipa infatti alla nuova Lancet Oncology Commission, focalizzata sulla genomica del cancro e sull’oncologia di precisione. Per i prossimi due anni gli specialisti del Pascale collaboreranno con un team internazionale di esperti impegnato a migliorare l’accesso globale ai test diagnostici più innovativi e alle cure oncologiche mirate alle caratteristiche del singolo paziente.
La commissione, spiegano dalla struttura, inizierà esaminando le problematiche affrontate dai sistemi sanitari e dagli oncologici di tutto il mondo per l’adozione diffusa dei test molecolari nella pratica clinica. Elaborando poi soluzioni pratiche per garantire equità di accesso alle tecnologie più innovative per la diagnosi e il trattamento del cancro.
Il direttore del Dipartimento di Ricerca Traslazionale del Pascale e presidente dell’International Quality Nework fro Pathology, Nicola Normanno, è uno degli otto coordinatori della Commissione.
Si tratta, come ha spiegato il direttore scientifico del polo oncologico, Alfredo Budillon, di un progetto “cruciale per favorire il pieno accesso di tutti i pazienti oncologici ai test molecolari oggi disponibili grazie all’enorme sforzo di ricerca e tecnologico messo in campo negli anni”.
“La partecipazione del Pascale – ha concluso Bianchi – sottolinea la sua rilevanza internazionale e ne riconosce il ruolo centrale nel promuovere l’oncologia di precisione”.
