Influenza, quasi 500mila italiani colpiti

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Febbre alta per diversi giorni, mal di testa, spossatezza, dolori alle ossa: la curva dell’influenza quest’anno non si piega, e il virus (anzi, forse sarebbe meglio parlare dei virus) continua a farsi sentire in Italia. Siamo a marzo, iniziamo a vedere gli alberi in fiore, ma la stagione influenzale non è affatto agli sgoccioli.

A dircelo è l’ultimo bollettino dei medici sentinella Influnet: i casi stimati di sindrome similinfluenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono stati circa 479.000 nella settimana dal 20 al 26 febbraio (contro i  483.000 della settimana precedente), per un totale di 11.106.000 di italiani a letto a partire dall’inizio della sorveglianza. Un andamento singolare, ma non del tutto inatteso, sottolineano gli esperti, dopo anni di assenza del virus.

I dati

L’incidenza delle sindromi simil-influenzali in Italia è stabile per la quinta settimana consecutiva, pari a 8,1 casi per mille assistiti (esattamente come nella settimana precedente). Secondo i medici sentinella dell’Istituto superiore di sanità (Iss) siamo nella fascia di intensità bassa.

I bambini sotto i cinque anni restano comunque i più colpiti, con 22,7 casi di influenza per mille assistiti (22,9 nella settimana precedente). Salendo con l’età, a 5-14 anni abbiamo 11,56 casi per mille, a 15-64 anni 7,65 per mille e tra gli over 65 anni a 3,57 casi per mille assistiti.

La geografia

In Emilia-Romagna, Toscana, Marche e Abruzzo l’incidenza dell’influenza è ancora sopra dieci casi per mille assistiti, mentre in Basilicata è tornata sotto il livello
basale.

Che costa sta succedendo

E’ vero che l’avevamo chiamata ‘influenza dei record’, ma come mai quest’anno il virus di stagione non molla la sua presa? Fortune Italia lo ha chiesto a Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi e direttore scientifico di Osservatorio Influenza.

“Dopo due anni di assenza, il virus influenzale si è fatto sentire, e questo ce lo aspettevamo – dice Pregliasco – Se andiamo a vedere il dato degli isolamenti virologici, scopriamo anche che i numeri non sono legati solo all’influenza vera e propria: c’è un mix di virus respiratori, tra i quali il virus respiratorio sinciziale nei bambini molto piccoli e un po’ di Covid. La ‘curva’, insomma, è sporcata dalla presenza di diversi virus che circolano. E che, quest’anno, a parte la ‘verginità’ dei bimbi piccoli, hanno trovato un po’ tutti più suscettibili“.

Come gestire la febbre alta

A preoccupare, spesso, è la  febbre a 39-40 gradi che dura per giorni. “E’ fondamentale un’automedicazione responsabile. Considerata la co-circolazione di diversi virus, è importante anche eseguire un tampone per una diagnosi differenziale. Ricordiamo anche che l’influenza – conclude Pregliasco – va trattata con antinfiammatori e antipiretici”. Niente corsa all’antibiotico, dunque. Ma riposo, idratazione e – in caso di dubbi – consultare il medico.

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