Intelligenza artificiale e il futuro del colloquio di lavoro

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Scoprire esattamente cosa pensa la persona che hai davanti quando senti le farfalle che svolazzano nello stomaco, con un battito d’ali che è sintomo di attrazione. O magari, trovandosi in una situazione molto meno romantica, tentare di capire in un colloquio di lavoro se chi si ha davanti è pronto ad essere collaborativo in ambito professionale.

Ci vogliono occhio, passione, preparazione per riuscire a sbagliare meno possibile nell’individuare le caratteristiche dell’interlocutore. In tutte queste condizioni e moltissime altre, nella vita di ogni giorno. Nel prossimo futuro, peraltro, molto di quello che viene oggi affidato alla percezione, al sentimento, agli sguardi, ai sospiri ed ai silenzi potrebbe giungere dall’Intelligenza Artificiale applicata alla selezione dei candidati, tanto per una love story quanto per un posto di lavoro.

Probabilmente, il colloquio si svolgerà così: una volta entrato nella stanza, o magari all’appuntamento (teniamo sempre questa scappatoia romantica), il/la candidato/a dovrà indossare una maglietta o altri strumenti in grado di registrare alcune funzioni fisiologiche, dalla sudorazione fino al ritmo del respiro e alla frequenza cardiaca.

Poi, grazie all’analisi di un sofisticato sistema informatico capace di apprendere dall’esperienza si potrà arrivare a definire la cosiddetta “sincronia fisiologica”, una sorta di parametro che consente di ottenere informazioni sull’affiatamento e sulla capacità di collaborazione di due persone che si avviano a svolgere assieme un compito.

Molto più semplicemente, questa tipologia d’analisi potrebbe aiutare a capire quanto e come l’interlocutore è impegnato nella conversazione e quindi quanto “tiene” ad entrare e rimanere in stretto contatto con noi. Il tutto, partendo da una serie di dati oggettivi analizzati da un programma informatico capace di apprendere.

La rivoluzione è targata Università di Cincinnati. Il lavoro degli esperti ingegneri coordinati da Iman Chatterjee e Vesna Novak è apparso su rivista IEEE Transactions on Affective Computing.

In pratica, la sincronia fisiologica è una sorta di “melange” che si può creare anche partendo da dati oggettivi come appunto la velocità dei battiti del cuore del tutto incontrollabili se siamo agitati o al contrario rilassati e tranquilli, così come il respiro e le classiche sudorazione di ansia che possono permeare le ascelle e a volte anche le mani.

Il programma messo a punto negli Usa, testato su esseri umani, si è rivelato in grado di analizzare, registrando differenze ben precise e categorizzabili, ben quattro modelli di conversazione con un livello di accuratezza molto elevato. Il tutto, va ricordato esclusivamente basandosi su parametri fisiologici. 

Siamo solo agli inizi, va detto. Ma certo una delle sfide più pressanti per chi si occupa di HR (ovviamente anche per chi si vuole lanciare in una liaison romantica, ma in questo caso l’aspetto professionale conta meno) è proprio quella di comprendere con buona approssimazione la capacità di un candidato a lavorare in team ad essere interessante, a risultare il più possibile affine e quindi compatibile con i colleghi che lo attendono.

Andando avanti, sempre in cerca di sincronia fisiologica, proprio questo sarà il percorso che gli studiosi d’Oltreoceano vorranno affrontare. Grazie alla misurazione della sincronia fisiologica si potrà sperare di prevedere quanto bene due persone lavoreranno insieme per portare a termine un compito.

E allo stesso modo, si potranno capire meglio anche i soggetti che in qualche modo manifestano idiosincrasie impercettibili e ben mascherate, che non sfuggono però ai sistemi di rilevazione autonomi dell’organismo. In questo caso, il sistema potrebbe anche aiutare a capire chi sono i potenziali antagonisti da tenere lontani. Ma c’è tempo.

Per ora registriamo la novità. E osserviamo con stupore, ma anche con soddisfazione, come l’informatica e l’Intelligenza Artificiale potranno aiutarci nella vita di ogni giorno e nella professione. Limitando i rischi di errori di valutazione.

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