Covid in Italia, curva piatta e ricoveri in calo

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Ormai la curva settimanale dei casi Covid in Italia ha raggiunto un plateau, come testimoniano i risultati del monitoraggio indipendente di Fondazione Gimbe. Sono stabili i contagi 
(-1%), i decessi (-1,9%) e le terapie intensive (0%).

Scendono ancora i ricoveri (-7,9%), mentre i vaccini sono al palo. Un quadro che ha portato la Fondazione guidata da Nino Cartabellotta a sospendere, dopo 3 anni, il suo celebre report Covid.

Lo stop

“In considerazione della progressiva riduzione della circolazione virale da dicembre 2022, dell’impatto sempre minore su ospedalizzazioni e decessi, del sostanziale immobilismo della campagna vaccinale sui richiami e dell’assenza di nuove varianti di preoccupazione – ha precisato Cartabellotta – la Fondazione Gimbe sospende il report settimanale relativo al monitoraggio indipendente della pandemia Covid-19 e della campagna vaccinale. Continueremo ad aggiornare i dati della pandemia e della campagna vaccinale sul nostro sito web”.

I numeri

Nella settimana 10-16 marzo, rispetto alla precedente, l’ultima puntata del monitoraggio ‘fotografa’ una sostanziale stabilità dei nuovi casi (23.732 contro 23.963), dei decessi (212 contro 216), delle terapie intensive (104 contro 104) e delle persone in isolamento domiciliare (139.157 contro 141.005).  In dettaglio, rispetto alla settimana precedente:

Decessi: 212 (-1,9%)
Terapia intensiva: 0 (0%)
Ricoverati con sintomi: -235 (-7,9%)
Isolamento domiciliare: -1.848 (-1,3%)
Nuovi casi: 23.732 (-1%)

“Dopo la discesa delle ultime due settimane – ha commentato Nino Cartabellotta – sono sostanzialmente stabili (-1%) i nuovi casi settimanali, che rimangono comunque ampiamente sottostimati. Dai 23,9 mila nella settimana precedente si attestano a quota 23,7 mila, con una media mobile a 7 giorni di 3.387 casi al giorno”.

I nuovi casi aumentano in 10 Regioni: dal +1,2% della Toscana al +33,8% della Basilicata. In calo le restanti 10 Regioni: dal -4% del Piemonte al -25,8% della Valle d’Aosta; mentre è stabile la Puglia con una variazione dello 0%. Calano ancora i tamponi (-5,3%).

I ricoveri

Come precisa Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe, prosegue il calo dei ricoveri in area medica (-7,9%) “mentre sono stabili quelli in terapia intensiva (0%)”. Al 16 marzo il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 4,3% in area medica (dall’1,8% della Basilicata al 10,1% dell’Umbria) e dell’1% in area critica (dallo 0% di Basilicata, Marche, Provincia Autonoma di Bolzano e Valle d’Aosta al 2,8% dell’Emilia Romagna). Sono “stabili gli ingressi giornalieri in terapia intensiva, con una media mobile a 7 giorni di 11 ingressi/die rispetto ai 12 della settimana precedente”, aggiunge Mosti.

Come l’influenza

“Penso che stiamo arrivando a quel punto in cui potremo guardare Covid-19 allo stesso modo in cui guardiamo all’influenza stagionale – ha detto nei giorni scorsi Mike Ryan, direttore esecutivo del Programma Emergenze sanitarie dell’Organizzazione mondiale della sanità – una minaccia per la salute, un virus che continuerà a uccidere, ma non un virus che sta sconvolgendo la nostra società o i nostri sistemi ospedalieri”. In attesa che l’Oms dichiari la fine dell’emergenza internazionale di sanità pubblica – un decisione preannunciata da Ginevra per i prossimi mesi – Covid-19 fa sempre meno paura.

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