Influenza in lieve calo, 359mila italiani a letto

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Inizia finalmente a scendere la curva dell’influenza in Italia. Nella settimana dal 13 al 19 marzo abbiamo avuto circa circa 359.000 casi di sindromi influenzali, per un totale di 12.327.000 italiani a letto con febbre, tosse e dolori alle ossa dall’inizio della sorveglianza.

“Una stagione intensa, con una lunga coda, ‘sporcata’ da Covid-19″, dice a Fortune Italia Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi e direttore scientifico di Osservatorio Influenza.

I dati

Il grafico disegnato dai medici sentinella Influnet indica un’incidenza totale pari a 6,10 casi di influenza per mille assistiti. Ma ancora una volta i numeri si alzano fra i più piccoli.
Nella fascia 0-4 anni l’incidenza è infatti pari a 18,94 casi per mille assistiti, nella
fascia 5-14 anni scende bruscamente a 8,61, a 15-64 anni a 5,64 e tra gli over 65 anni a 2,53 casi per mille assistiti. Gli anziani sono stati i meno colpiti dall’influenza 2022-23.

L’analisi

Se si guarda al dettaglio virologico, “la maggior parte dei campioni analizzati è relativa a influenza di tipo A, e il sottotipo H3N2 è risultato finora predominante. Tutti i virus B appartenevano al lineaggio Victoria”, precisa Pregliasco.

Il mix di virus

Quella di quest’anno è un’influenza dei record. Ma i numeri risentono “di un mix di virus con sintomi simili: Sars-Cov-2, ma anche rinovirus, adenovirus e virus respiratorio sinciziale”, sottolinea Pregliasco. “Stiamo andando verso la fine della stagione, ma la coda è davvero lunga”. Come mai? “Hanno inciso le condizioni meteorologiche, ma anche l’assenza dell’influenza negli anni scorsi”, conclude Pregliasco.

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