Cuore: operata da bimba al Niguarda, salvata di nuovo a 71 anni

Niguarda
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E’ una storia di buona sanità lunga quasi 70 anni, quella che ci arriva oggi da Milano. Operata a metà del secolo scorso, quando aveva 6 anni, dai pionieri della cardiologia di Niguarda, Augusta torna per un secondo intervento cardiaco nella stessa struttura da 71 anni. L’operazione è perfettamente riuscita, fanno sapere i medici, e la signora Augusta posa oggi sorridente con il suo cardiochirurgo.

Il primo intervento

“Era il 18 novembre del 1957, io non ero ancora nato e il professor Angelo De Gasperis operava Augusta, una bimba di 6 anni con trilogia di Fallot al Niguarda – racconta Stefano Marianeschi, cardiochirurgo Responsabile della Cardiochirurgia Pediatrica – De Gasperis fu il primo in Italia a operare questa patologia congenita dal 1956, all’inizio con molti insuccessi, e poi con degli interventi palliativi fino a sviluppare una tecnica efficace”.

Augusta fu operata con una toracotomia trasversale che apriva tutto il torace, in circolazione extracorporea femorale con ipotermia profonda. Per lei tutto andò bene. Fino a quando, dopo 65 anni, la paziente ormai donna non si trovò a dover sostituire la valvola polmonare, che a causa dell’insufficienza le provocava affaticamento anche con un minimo sforzo.

Negli anni la paziente si era rivolta a cardiologi di altri ospedali che le consigliavano di non fare niente e lasciare le cose come stavano. Poi, grazie ad un giro di telefonate, è arrivata all’attenzione della dottoressa Colli della Mangiagalli che l’ha subito inviata a Niguarda.

La seconda operazione

L’operazione condotta dal cardiochirurgo Marianeschi è andata a buon fine. “In questi giorni” la paziente “verrà dimessa. La bimba di 6 anni ritratta nella foto in bianco e nero con il professor De Gasperis, che a quei tempi finì sul giornale per l’impresa compiuta dal chirurgo del Niguarda, ora è ancora con noi all’eta’ di 71 anni, felice di aver superato anche questo scoglio”, racconta lo specialista.

La signora Augusta e il cardiochirurgo Marianeschi

Le cardiopatie

La trilogia, la tetralogia e la pentalogia di Fallot sono cardiopatie complesse caratterizzate da un sovraccarico del ventricolo destro ed in particolare una da un difetto interatriale oppure da un difetto del setto interventricolare o con insieme i due difetti associati a un’ostruzione del flusso sanguigno verso i polmoni. La maggior parte dei casi di Fallot non è legata ad anomalie genetiche, in circa il 30% dei pazienti è invece presente una sindrome, più frequentemente la sindrome di Di George o la sindrome di Down.

Tutti i bambini con questa condizione hanno bisogno di almeno un intervento chirurgico, ricordano dal Niguarda. Nei piccoli con cianosi non severa la correzione chirurgica viene eseguita attualmente intorno ai sei mesi di vita, mentre nelle forme più gravi può essere necessario un intervento precoce aggiuntivo, necessario per garantire temporaneamente un adeguato flusso sanguigno ai polmoni.

Angelo De Gasperis

Il Dipartimento Cardiotoracovascolare del Niguarda oggi è dedicato proprio ad Angelo De Gasperis, grazie al quale nel 1956 fu aperto nell’ospedale il primo reparto italiano di Chirurgia toracica, e che ha eseguito, nello stesso anno, il primo intervento a ‘cuore aperto’ per la chiusura di un difetto del setto intraventricolare in una bambina di 18 mesi.

Si trattava del primo intervento in circolazione extracorporea eseguito in Italia: solo il primo dei tanti primati, realizzati in campo cardiologico a Niguarda, dagli anni cinquanta ad oggi. A seguire la strada tracciata da De Gasperis furono poi i suoi allievi Renato Donatelli, Alessandro Pellegrini e Fausto Rovelli, nomi noti della cardiochirurgia. Colpisce che una singola paziente abbia sperimentato su di sè l’eccellenza di tanti professionisti.

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