Cioccolato, i segreti del cibo degli dei

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Se potete, scegliete quello fondente. Così facendo potrete trarre il meglio dal cibo degli dei, ovvero dalla teobromina, nome di una sostanza contenuta nel cioccolato. Ma in ogni caso, sia appunto fondente, al latte o con nocciole, non rinunciate all’uovo di Pasqua. E non solo per la sorpresa, gioia di grandi e piccini, ma anche per il piacere del palato. Meglio non esagerare con le dosi – più o meno 20-30 grammi di buon cioccolato significano 100-150 calorie – ma se esofago e stomaco soffrono, è bene astenersi. Attenzione: chi è molto sensibile e fa i conti con il reflusso gastroesofageo, in caso di eccessi può incorrere in problemi come bruciore e acidità di stomaco. O addirittura afte. Fatte queste precisazioni, ecco una serie di motivi per cui il cioccolato, a piccole dosi, può davvero rappresentare un amico per il benessere. Del corpo e della mente.

Allunga la vita Una ricerca di qualche tempo fa condotta dall’Università di Harvard su 7.841 persone di 65 anni seguite per cinque anni segnala che chi mangia cioccolato tre volte al mese vive più a lungo – con un rischio di mortalità inferiore del 36% – rispetto a chi si astiene.

Aiuta contro l’ipertensione Non è una cura per la pressione alta, ma il cacao contiene flavonoidi, come del resto avviene per certi frutti come le arance, che aiuterebbero a ridurre di qualche millimetro di mercurio i valori pressori.
Un aiuto da non sottovalutare.

Preserva il cuore Uno studio pubblicato sulla rivista Heart, condotto su quasi 160mila persone seguite per oltre dieci anni, ha dimostrato che chi consumava più cioccolato aveva un rischio più basso dell’11% di soffrire di patologie cardiovascolari e del 23% di avere un ictus.

Contrasta l’anemia Il cioccolato fondente può essere di grande aiuto per chi soffre di leggere forme di anemia. Può rivelarsi infatti una valida sorgente di ferro, costituente chiave dell’emoglobina all’interno dei globuli rossi, oltre che di magnesio.

Combatte la stanchezza Gustare una piccola porzione di cioccolato fondente tre volte a settimana, aiuterebbe a ridurre i sintomi della sindrome da stanchezza cronica, secondo una ricerca degli studiosi dell’Università di Hull pubblicata sul Nutrition Journal.

Ha un’azione rinvigorente Non è un energy drink. Ma non dimenticate che il cioccolato ha azione stimolante perché caffeina e teobromina, tra i responsabili del senso di “scossa” che danno il caffè e il tè, ci sono anche nel cioccolato. Per avere però questo effetto ci vogliono dosi elevate.

Favorisce il buonumore  Gli aficionados dell’uovo di Pasqua lo definiscono un antidepressivo naturale. Pur senza esagerare con le aspettative, meglio ricordare che il cioccolato comunque favorisce l’attività della serotonina, neurotrasmettitore che aiuta il passaggio dei segnali nervosi.

Protegge i denti Alcune indagini mostrano che il cacao contiene sostanze protettive come il tannino, in grado di limitare l’attività dei germi presenti nella bocca e l’acidità che attacca lo smalto. Inoltre l’acido ossalico tende a far diminuire la presenza di acidi nocivi.

Possibile anche nella dieta Il quadretto di cioccolato di buona qualità è tra gli alimenti edonistici più frequentemente prescritti nell’ambito di una dieta, a patto che si impari a ‘gestire’ come gli alimenti che si consumano soprattutto per piacere: si rischia di perdere il controllo.

Attenzione alla  dipendenza Il cioccolato attiva efficacemente i circuiti di gratificazione anche con una piccola porzione. Contiene però anandamide, un composto che ha sulle cellule del cervello effetti simili alla marijuana. Quindi attenzione a una piacevole ‘dipendenza’.

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