GILEAD

Sanità religiosa, i 4 centri di ricerca e cura del Vaticano fanno rete

sanità vaticana
Gilead

Fare rete “rifuggendo ogni spirito concorrenziale, unendo competenze e risorse” per il bene delle persone malate. Risponde all’esortazione di Papa Francesco dello scorso 13 aprile, durante l’udienza ai Membri dell’Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari (Aris), il nuovo accordo di collaborazione per lo sviluppo di progetti di ricerca, formazione e cura tra quattro celebri strutture della Capitale: Ospedale Bambino Gesù, Policlinico Gemelli, Ospedale Gemelli Isola Tiberina e Università Cattolica.

Un cambio di passo fra le relazioni di queste istituzioni della sanità religiosa, impegnate nella cura di adulti e bambini, nella ricerca e nella formazione, che arriva con la firma presso il Palazzo Apostolico vaticano dell’accordo da parte dai vertici delle quattro strutture, alla presenza del Segretario di Stato Pietro Parolin.

Gli obiettivi

Sviluppare progetti di partnership nei settori della ricerca, della cura e della formazione in medicina, finalizzati a prestare ai malati terapie scientificamente avanzate e umanamente condivise: questo l’obiettivo del Memorandum d’intesa, che si collega alle finalità previste dalla “Pontificia Commissione per le attività del settore sanitario delle persone giuridiche pubbliche della Chiesa”, costituita nel 2015 con l’obiettivo di “contribuire alla più efficace gestione delle attività sanitarie di ispirazione cattolica (…), promuovendo il carisma dei Fondatori”.

L’Accordo di Collaborazione è stato siglato dal presidente dell’Ospedale Bambino Gesù Tiziano Onesti, dal presidente della Fondazione Policlinico Gemelli Irccs Carlo Fratta Pasini, dal presidente dell’Ospedale Gemelli Isola Tiberina Paolo Nusiner e dal Rettore dell’Università Cattolica Franco Anelli.

“Gli Enti firmatari”, si legge nel testo dell’Accordo, “si riconoscono nei valori caratterizzanti la sanità di ispirazione cristiana e intendono fornire risposte concrete alle sollecitazioni delle Istituzioni cattoliche e dell’attuale contesto evolutivo dell’ambito sanitario”.

Il Cardinale Parolin ha manifestato “vivo apprezzamento per l’iniziativa, che si inserisce perfettamente nell’ambito delle attività della Pontificia Commissione per la sanità cattolica e bene interpreta, con un approccio concreto e pragmatico, lo spirito di collaborazione tra importanti strutture sanitarie cattoliche. Accanto alle attività cliniche e di ricerca che grazie a questa collaborazione ci auguriamo possano produrre risultati per assicurare le migliori cure a tutte le persone, esprimo il mio compiacimento anche per l’obiettivo di promuovere efficaci e innovativi modelli nell’ambito della formazione universitaria a beneficio delle giovani generazioni di studenti universitari”.

Progetti comuni

La partnership verrà attuata mediante “progetti di ricerca comuni; sinergie sulle aree assistenziali al fine di mettere a fattor comune le competenze specialistiche del personale, le tecnologie, le rispettive strutture sanitarie con l’obiettivo di creare percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA) atti a incrementare la qualità delle cure offerte ai pazienti e ottimizzare i processi di cura inter ospedalieri; corsi di formazione accademica e manageriale con l’Università Cattolica del Sacro Cuore per il personale medico, sanitario e tecnico amministrativo al fine di favorire lo sviluppo delle competenze clinico scientifiche dei giovani studenti, medici, personale sanitario e della ricerca”.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.