“Ringrazio il personale medico che mi ha letteralmente salvato la vita”. Con queste parole Fedez tranquillizza i fan e racconta su Instagram del problema di salute che ha portato nelle scorse ore al ricovero d’urgenza a Milano, nel reparto di chirurgia dell’ospedale Fatebenefratelli Sacco.
L’emorragia interna
Il rapper si trovava a Parigi quando è stato costretto a rientrare nel capoluogo lombardo per correre al pronto soccorso. A precisare i dettegli della vicenda è stato lo stesso Fedez in un post: “Grazie per tutti i messaggi che mi state mandando – scrive Federico Lucia – perché il supporto fa sempre bene in questi momenti. Purtroppo attualmente sono ricoverato a causa di due ulcere che mi hanno causato una emorragia interna. Grazie a due trasfusioni di sangue ora sto molto meglio”.
I precedenti
Il cantante, marito di Chiara Ferragni, in questi anni ha condiviso con il pubblico i dettagli dei suoi problemi di salute. Nel marzo del 2022 Fedez è stato operato al San Raffaele di Milano per un tumore neuroendocrino del pancreas senza nascondere nulla, dalla diagnosi al rientro casa.
Il tumore al pancreas è una patologia non molto diffusa ma insidiosa specie se diagnosticata in uno stadio avanzato. E’ al quinto posto per mortalità e solo in Italia sono state circa 14.500 le nuove diagnosi nel 2022.
La salute mentale
Dopo l’intervento Fedez perde oltre dieci chili, ma all’entusiasmo per la risonanza magnetica che aveva mostrato “che il tumore non ha preso i linfonodi e del cancro non c’è più traccia”, segue un periodo in salita a causa della depressione e, soprattutto, di un cambio di terapia. Anche in questo caso tutto è raccontato sui social: “Ho subito l’effetto rebound – ha scritto l’artista in un post – oltre a darmi un annebbiamento a livello cognitivo mi ha provocato spasmi alle gambe che per giorni mi hanno impedito di camminare, vertigini, nausea, perdita di peso”. Rivolgendo un messaggio importante ai fan: “Prendetevi cura della vostra salute mentale, delle vostre ferite; se non lo farete saranno le vostre ferite a reclamare il bisogno di essere curate”.
