Sono 8 milioni i nonni che in Italia si prendono cura dei nipoti sotto i 13 anni. Se si vuole monetizzare il loro lavoro, che va dalla funzione dalla custodia all’aiuto scolastico, dal preparare il pranzo a portarli a spasso, scopriamo che fanno risparmiare ai genitori 40 miliardi di euro l’anno, una finanziaria degli anni d’oro.
Ma il loro contributo vale in realtà molto di più, perché costituiscono quello che io ho definito il ‘modello di famiglia fisiologicamente allargata’, cioè il contrario di quella che era la famiglia nucleare che, anche se spesso evocata sia a livello sociologico sia politico sia psicologico, credo non sia mai esistita.
Perché parlo di famiglia fisiologicamente allargata? Perché oggi i nonni si integrano con i genitori: basti pensare che il 75% dei nonni ha almeno un figlio o figlia che abita a meno di un chilometro dalla casa paterna e questo permette una vita quotidiana condivisa. Premetto subito che nel mio libro ‘Nonni autorevoli’ (Mondadori) parlai di due cerchi familiari: nel primo ci sono i genitori e i figli. Ai primi spettano la scelta educativa e le direttive sulla vita quotidiana. Il secondo cerchio è costituito dai nonni, fondamentali ma che non devono interferire con le scelte dei genitori, cioè le decisioni del primo cerchio.
Non solo risparmi
Il ruolo dei nonni non è solo economico: essi rappresentano le radici familiari, la storia e la continuità della vita. Ecco la grande responsabilità di nonni e nonne: devono dare un’immagine positiva ai nipoti e dal loro sicurezza.
I nonni dovranno essere curati nell’aspetto e quando escono di casa con i nipoti devono dar loro sicurezza. Non si stanchino mai di raccontare storie o aneddoti della loro vita e anche della vita dei genitori. Le case dei nonni devono essere parlanti: si deve poter rintracciare la storia della famiglia. Non dimentichiamo infatti che, per arrivare con sicurezza alla vita adulta, i bambini devono ricevere da genitori, ma anche da nonni, radici e ali.
*Italo Farnetani, professore ordinario di Pediatria alla Libera Università degli Studi di Scienze Umane e Tecnologiche United Campus of Malta.
