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Torna l’ora solare, cosa cambia per sonno ed economia

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Ci risiamo: nonostante proteste e raccolte di firme, in Italia ci prepariamo all’ora solare. Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre gli italiani dovranno dire addio all’ora legale. Per chi non lo ricordasse, le lancette andranno spostate un’ora indietro: dormiremo quindi di più, ma le giornate si accorceranno per l’arrivo anticipato del buio. Risultato? Ormai lo sappiamo: disturbi del sonno, irritabilità, inappetenza rischiano di complicare la settimana successiva per grandi e soprattutto piccini. Ma gli svantaggi non sono solo legati alla salute. 

“Ogni volta, l’ultima domenica di ottobre e di marzo, torniamo a illustrare i vantaggi di mantenere l’ora legale tutto l’anno”, sottolinea a Fortune Italia Italo Farnetani, professore ordinario di Pediatria alla Libera Università degli Studi di Scienze Umane e Tecnologiche United Campus of Malta.

“Il fatto è che nel nostro organismo esistono diversi orologi cronobiologici, che risentono di questo apparentemente piccolo cambiamento. Ma c’è anche l’aspetto economico: in un tempo di crisi, anche dell’energia – sottolinea – l’aumento di un ora di luce diurna in più o in meno impatta su consumi e bollette”.

Le stime Sima

Sono d’accordo gli esperti della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), promotori assieme a Consumerismo No Profit di una petizione online per mantenere l’ora legale tutto l’anno che ha già raccolto circa 330.000 firme da parte dei cittadini. L’adozione dell’ora legale tutto l’anno – puntualizzano da Sima – produrrebbe nel nostro Paese minori consumi di energia per circa 720 milioni di kwh, equivalenti (considerate le attuali tariffe della luce sul mercato tutelato) a un risparmio pari a 204 milioni di euro annui.

Un risparmio che sarebbe anche maggiore qualora le tariffe elettriche, come temono gli analisti, dovessero salire nei prossimi mesi per effetti del conflitto in Israele e della maggiore domanda di energia nel periodo invernale. Basti pensare che tra il 2004 e il 2022, in base ai dati forniti da Terna, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia garantito dall’ora legale è stato complessivamente di circa 10,9 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2 miliardi di euro, ricorda Sima.

I benefici di stare più all’aria aperta

Evitare il passaggio all’ora solare “permetterebbe di stare di più all’aria aperta – rincara la dose Farnetani – e di questo beneficerebbe tutto l’organismo, anche in termini di esposizione alla vitamina D. Ma è tutto inutile: ogni anno torniamo a spostare le lancette dell’orologio, anche se oramai sono quasi tutti digitali e si adattano da sé”.

Gli anni di Covid

Eppure i benefici dell’ora legale tutto l’anno sarebbero moltiplicati dopo Covid. “In pandemia abbiamo passato mesi chiusi in casa: un problema che ha colpito soprattutto bambini e adolescenti, isolati dal contatto con i coetanei. Le relazioni interpersonali ne hanno risentito molto: i giovanissimi – dice Farnetani – si sono disabituati a fare gruppo. E l‘isolamento ha portanto a tutta una serie di problemi: come pediatri abbiamo notato un aumento di solitudine, disturbi del sonno, disagio. In questo contesto e durante l’attuale crisi economica, stare all’aperto e poter incontrare i coetanei non è un optional per i giovanissimi, ma una necessità: perchè dobbiamo costringerli in casa per via del buio, quando un’ora di luce in più consentirebbe loro di andare al parco, fare attività fisica, combattere il sovrappeso e ridurre anche i rischi di trasmissione di agenti infettivi?”, si chiede lo specialista, che da anni si batte per l’ora legale tutto l’anno.

L’impatto sull’ambiente

In un’ottica One Health, si potrebbero ridurre anche “le emissioni climalteranti pari a 200.000 tonnellate di CO2 in meno, equivalenti a quella assorbita piantando dai 2 ai 6 milioni di nuovi alberi, con benefici per la salute umana e planetaria – aggiunge il presidente Sima, Alessandro Miani – E l’abbandono del doppio cambio orario annuale farebbe inoltre cessare anche i piccoli disturbi di alterazione del ritmo circadiano che oggi sperimentiamo nel passaggio da ora solare a ora legale e viceversa, con effetti benefici sulla salute dei cittadini”.

Per questo “chiediamo al Governo Meloni di impegnarsi per arrivare in Italia all’abbandono definitivo dell’ora solare adottando l’orario legale tutto l’anno. Una possibilità oltretutto già prevista da tempo dall’Unione Europea”. Salute e portafogli ringraziano.

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