Precoci nei rapporti, ma spesso disinformati sui rischi. Con flash relativi alla contraccezione, ma con altrettanto pesanti falle nella conoscenza, perché fanno fatica a distinguere tra contraccezione e prevenzione delle patologia a trasmissione sessuale. Ma, soprattutto, spesso lontani da strumenti informativi classici, con una particolare attenzione alla condivisione e all’educazione tra pari piuttosto che ai richiami di chi parla di prevenzione.
Se un artista dovesse dipingere il quadro dei giovani che faticano a prendere coscienza del valore della vaccinazione per l’Hpv, che permette di prevenire diversi tumori non solo nella donna ma anche nel maschio, probabilmente userebbe le tinte chiare degli effetti della protezione vaccinale, mescolandole con qualche colore più fosco per rappresentare l’oggettiva difficoltà di coinvolgere ragazze e ragazzi nel percorso di prevenzione.
E allora, come fare per rendere più agevole e cosciente la scelta di proteggersi al momento giusto? Come offrire alle e ai giovani l’opportunità di sottoporsi ad un vaccino preventivo che può cancellare il rischio di tumori, a partire da quello della cervice uterina per giungere fino ad altre neoplasie?
Un possibile modello operativo, che porta la prevenzione in prossimità fiscia oltre che mentale di chi dovrebbe attuarla, arriva da Torino. Domenica 26 novembre in via Cesare Battisti prende il via l’iniziativa “Insieme contro l’Hpv” promossa dalle Scuole di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva ed Oncologia Medica dell’Università di Torino e l’associazione WALCE (Women Against Lung Cancer). Cosa accadrà?
Succederà che futuri igienisti ed oncologi si uniscono per un evento di promozione della vaccinazione anti-Papillomavirus umano (Hpv), principale responsabile di alcune patologie oncologiche e non, in primis il tumore del collo dell’utero e i condilomi ano-genitali. L’intervento di sensibilizzazione e di recupero dei soggetti suscettibili di malattia non ancora vaccinati, mira a coinvolgere tutta la comunità torinese, in particolare gli adolescenti e le categorie a rischio per cui è prevista l’offerta gratuita in Piemonte.
Il papillomavirus è l’infezione a trasmissione sessuale più comune: si stima che circa l’80% delle donne venga a contatto con il virus durante la vita, con un picco massimo di prevalenza prima dei 25 anni e un secondo picco intorno alla menopausa. Negli uomini invece, la prevalenza dell’infezione rimane costante durante la vita, e interessa circa il 20%. La maggior parte delle infezioni da Hpv è transitoria e viene eliminata dal sistema immunitario senza causare problemi, ma è la persistenza dell’infezione ciò che può portare allo sviluppo di lesioni precancerose e, successivamente, di tumori.
Per questo i medici distribuiranno brochure informative e proporranno attività interattive di informazione, offrendo poi la possibilità ai partecipanti di prenotare un appuntamento per la vaccinazione presso gli ambulatori dell’Asl Città di Torino, situati nel centro della città.
“La vaccinazione anti Hpv protegge dal cancro – ricorda Roberta Siliquini, ordinario di Igiene presso l’Università e Presidente della Società Italiana di Igiene (SItI) – Ma purtoppo non tutte le adolescenti ne hanno approfittato. E’ importante trasmettere correttamente il messaggio. L’evento del 26 novembre è organizzato affinché i giovani parlino con i giovani, vero veicolo di cambiamento verso stili di vita sani e atteggiamenti preventivi”.
Ovviamente, sul fronte dell’Oncologia Medica, l’impegno è massimo. “Condurremo questa giornata con la Scuola di Igiene – dice Silvia Novello, ordinario di Oncologia Medica presso l’Università e Presidente di Walce Onlus – perché crediamo fermamente che la prevenzione sia la vera cura e il modo più efficace per abbattere la mortalità legata al cancro e perché il ruolo dell’oncologo moderno deve essere non solo quello di “terapeuta”, ma anche chi fa informazione e formazione, a partire dalla prevenzione in tutti i suoi aspetti”.
