Long Covid nei bambini, come ricoscerlo

Long Covid bimbo
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Se la maggior parte delle persone guarisce rapidamente da Covid-19, fin dai primi momenti della pandemia si è visto che un certo numero di pazienti sviluppa invece sintomi che persistono anche per mesi dopo la negatività al tampone.

Brain fog, stanchezza, tachicardia sono problemi divenuti comuni in questi anni: è il Long Covid, che affligge anche bambini e ragazzi. Finora però le ricerche si erano concentrate sugli adulti, tanto che anche la reale prevalenza di Long Covid nell’infanza è rimasta un rebus.

Ora un gruppo di esperti guidati dal King’s College di Londra, di cui fanno parte anche i ricercatori della Fondazione Policlinico Gemelli Irccs, in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha messo a punto la lista dei sintomi ‘chiave’ del Long Covid pediatrico. Indicando anche in che modo misurarli. Tra gli autori dello studio, pubblicato su European Respiratory Journal, c’è Danilo Buonsenso, docente di Pediatria all’Università Cattolica e dirigente medico dell’Uoc di Pediatria del Gemelli, già nella lista ’40Under40′ di Fortune Italia.

“Il nostro centro – ricorda Buonsenso – è stato il primo al mondo a documentare che anche bambini e adolescenti possono sviluppare Long Covid e abbiamo portato le prime evidenze scientifiche che questi bambini hanno delle alterazioni immunologiche, vascolari e disautonomiche” ovvero vertigini, nausea, vista annebbiata, tremori, palpitazioni, che li distinguono dai coetanei guariti o da soggetti sani. Questo studio “ci consentirà di condividere le casistiche e comprendere sempre meglio questa condizione, che causa un grave peggioramento della qualità di vita delle persone che ne sono affette”, a tutte le età.

I sintomi del Long Covid nei giovanissimi

La ricerca ha definito un insieme di caratteristiche ‘chiave’ e di strategie per la valutazione del Long Covid nei bambini e nei ragazzi. Ecco l’elenco dei sintomi ritenuti fondamentali per la diagnosi pediatrica:
– Affaticamento o sfinimento
– Sintomi gastro-intestinali
– Funzionamento neuro-cognitivo
– Funzionamento fisico
– Sintomi cardio-vascolari
– Malessere dopo sforzo
– Alterazioni nella vita scolastica e lavorativa

Come dicevamo, gli autori della ricerca hanno selezionato strategie che possono essere utilizzate anche in Paesi in via di sviluppo per individuare e valutare il Long Covid in bambini e ragazzi. E questo almeno per 4 aree (affaticamento o sfinimento, sintomi gastro-intestinali, funzionamento neuro-cognitivo, funzionamento fisico), mentre si sta ancora lavorando per individuare quelli migliori per le tre aree restanti.

Un sistema per contribuire a fare chiarezza su questa condizione, che continua a manifestarsi nonostante l’alternarsi delle varianti del virus.

 

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