La memoria dei giorni più duri della pandemia Covid si attenua, mentre i numeri del virus in Italia disegnano una situazione che, davvero, non desta preoccupazione. Certo, la malattia X è in agguato e, come dicono dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), “non è questione di se, ma di quando” arriverà. Se l’invito dell’epidemiologa Maria Van Kerkhove è quello di tenere alta la guardia e farci trovare preparati, l’ultimo monitoraggio diffuso da ministero della Salute e Istituto superiore di sanità su Sars-Cov-2 non desta allarme.
I dati italiani “confermano che l’andamento di Covid non desta preoccupazione”, sintetizza il Dg della Prevenzione Francesco Vaia. Forte di appena 1.607 nuovi casi positivi, con un -27,7% rispetto alla settimana precedente (2.223) nella settimana dal 15 al 21 febbraio.
Morti in calo e tamponi in aumento
Oltretutto nella settimana in esame i tamponi sono in crescita: sono stati segnalati i risultati di 146.842 test, +8,3% rispetto alla settimana precedente. Ma il trend appare comunque in calo, e a risentirne è anche il dato dei morti: con appena 52 decessi abbiamo un calo del 43,5% rispetto alla settimana precedente (92).
L’indice di contagiosità Rt basato sui casi con ricovero ospedaliero al 13 febbraio è sotto la soglia epidemica, pari a 0,65 (0,57–0,73), stabile rispetto alla settimana precedente (Rt 0,65). Mentre l’incidenza dei casi segnalati è pari a 3 contagi Covid per 100.000 abitanti, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (4 casi per 100mila).
Gli ospedali si svuotano ancora
Anche gli ospedali si alleggeriscono: l’occupazione di pazienti Covid in area medica al 21 febbraio è risultata pari al 2,1%, con appena 1.311 ricoverati, rispetto al 2,4% (1.486) di sette giorni prima.
Davvero impressionanti, per chi ha raccontato la pandemia, i numeri delle terapie intensive: qui al 21 febbraio i pazienti Covid sono appena lo 0,6% (51 ricoverati), rispetto allo 0,8% (67) del giorno di San Valentino. Certo, il valzer delle varianti non è finito. E la sorveglianza deve sempre essere pronta. Ma il termometro di quella che è ormai un’endemia non segnala febbre.