Continua a scendere la curva dell’influenza in Italia, ma la ‘coda’ colpisce ancora. Secondo l’ultimo report dei medici sentinella Respivirnet, nella settimana di San Valentino (dal 12 al 18 febbraio) i casi stimati di sindrome similinfluenzale sono stato circa 395.000, per un totale di 11.448.000 contagi dall’inizio della sorveglianza. Numeri imponenti, specie se confrontati con quelli del bollettino Covid.
Dunque continua il trend in calo per influenza e virus cugini, con un’incidenza di 6,7 casi per mille assistiti (8,1 nella settimana precedente, dato aggiornato rispetto a quello diffuso la scorsa settimana a seguito dei ritardi di notifica). Scende anche la proporzione dei campioni positivi alla vera e propria influenza sul totale di quelli analizzati (7,6% contro 10,8%), sottolinea l’Istituto superiore di sanità (Iss).
Bambini ancora a rischio
Nei bimbi, però, il dato dell’incidenza è ancora elevato: sotto i 5 anni siamo a 20,9 casi per mille assistiti (25,5 nella settimana precedente), che scendono tra 5-14 anni a 8,32, passano tra 15-64 anni a 6,08 e crollano tra gli over 65 anni a 3,50 casi per mille assistiti.
Complice anche il maltempo, non dimentichiamo che il pericolo ‘virus di stagione’ ancora non è archiviato: tutte le regioni registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale, tranne la Basilicata (che torna al livello di base). Sicilia e Sardegna hanno la più alta incidenza di influenza e ‘virus cugini’.
I patogeni in circolazione
Tra i virus influenzali, quelli dell’influenza A risultano largamente prevalenti (97%) rispetto ai virus di tipo B e appartengono per la maggior parte al sottotipo H1N1pdm09. Inoltre fra i campioni analizzati, 305 (11,4%) sono risultati positivi per RSV, 58 (2,1%) per Sars-CoV-2 e i rimanenti 267 sono risultati positivi per altri virus respiratori, di cui: 106 Rhinovirus, 54 Coronavirus umani diversi da Sars-CoV-2, 42 Metapneumovirus, 40 Adenovirus, 15 virus Parainfluenzali e 10 Bocavirus.