Quanto ci piacciono le classifiche, anche e soprattutto quando si tratta di salute e medicina. Ebbene, per gli appassionati torna la lista di Newsweek che, dal 2019, mette in fila gli ospedali di tutto il mondo. Un ranking in collaborazione con ‘Statista’ che vede sul podio tre big: la Mayo Clinic di Rochester (Usa), la Cleveland Clinic in Ohio (Usa) e il Toronto General – University Health Network (Canada).
Scorrendo l’elenco dei primi 250 ospedali del mondo, al 35esimo posto troviamo il Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs di Roma, prima struttura italiana nel ranking 2024. Segue, al 52esimo posto, il Grande ospedale metropolitano Niguarda di Milano. Il record a livello di Paesi spetta ancora una volta gli Stati Uniti, presenti nella classifica con 420 ospedali.
Il metodo
L’elenco include dati su 2.400 ospedali in 30 Paesi (Usa, Germania, Giappone, Francia, Italia, Gran Bretagna, Corea del Sud, Brasile, India, Spagna, Canada, Australia, Messico, Colombia, Olanda, Arabia Saudita, Svizzera, Taiwan, Emirati Arabi Uniti, Austria, Belgio, Cile, Malesia, Tailandia, Svezia, Danimarca, Finlandia, Norvegia, Israele, Singapore).
Ogni ospedale viene valutato a partire da una base di dati che comprende il parere di esperti (survey online condotta tra settembre e novembre 2023 tra oltre 85 mila dottori, direttori di ospedali, professionisti sanitari in 30 nazioni), sondaggi condotti tra i pazienti (indagine di patient satisfaction relativa al ricovero), metriche di qualità degli ospedali (cure, misure igieniche, sicurezza dei pazienti, tempi d’attesa), indagine sull’implementazione dei PROMs (Patient-Reported Outcome Measures, cioè misure di esito riportate dal paziente).
I dati sono organizzati per nazione, ma la classifica dei primi 250 ospedali è una sorta di sintesi internazionale. Mentre la ‘top 10’ è formata da strutture caratterizzate dall’intrigante uso dell’intelligenza artificiale per far avanzare le scoperte mediche, come si legge sul sito di Newsweek.
Gli ospedali italiani
Se ci concentriamo sulla Penisola, dopo Gemelli e Niguarda nei primi 250 posti troviamo Irccs Ospedale San Raffaele – Gruppo San Donato (57), Istituto Clinico Humanitas (65), Policlinico Sant’Orsola-Malpighi (66), Azienda ospedaliera universitaria integrata Verona (103), Ospedale Policlinico San Matteo (117), Azienda Ospedaliera di Padova (118), Ospedale Papa Giovanni XXIII (135), Presidio Ospedaliero Molinette – A.O.U. Città della Salute e della Scienza (165), Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi (187), Presidio Ospedaliero Spedali Civili di Brescia (202), Azienda Ospedaliera-Universitaria Sant’Andrea (211), Irccs Arcispedale Santa Maria Nuova (215).
La soddisfazione del Gemelli
È il quarto anno di fila che il Gemelli si colloca al vertice dell’eccellenza sanitaria in Italia (lo scorso anno era 38°). “Il punto di forza del Policlinico Gemelli è nella sua storia e nella sua missione di ospedale al servizio di tutti che coniuga cure e ricerche di avanguardia, ma anche formazione di medici e operatori sanitari – commenta il presidente della Fondazione Policlinico Gemelli, Carlo Fratta Pasini – Risultati resi possibili dal costante supporto economico dei fondatori, Università Cattolica e Istituto Toniolo, e dal quotidiano impegno di migliaia di donne e di uomini, coinvolti professionalmente e sovente anche emotivamente, nella missione del Gemelli”.
Risultati che “ci rendono davvero orgogliosi di essere alla guida di questa realtà d’eccellenza, una fondazione non profit che re-investe tutte le sue risorse per il continuo miglioramento, e altresì orgogliosi di essere parte integrante del servizio sanitario della Regione Lazio” ha detto il direttore generale Marco Elefanti, ringraziando la comunità ospedaliera, “di cui conosco e apprezzo l’impegno quotidiano per assicurare a tutte le persone che si rivolgono a noi, nessuna esclusa, le migliori cure e la migliore assistenza, innovando e facendo ricerca”.
