Punta ancora una volta su una donna Amgen Italia, filiale della biotech americana. La nuova responsabile della direzione medica è infatti Alessandra Brescianini, che subentra a Maria Luce Vegna, che “conclude il suo percorso professionale in azienda”, come si legge in una nota.
La nuova Dm arriva dalla clinica e dalla ricerca, una passione che non dimentica. “In Amgen – ha commentato Alessandra Brescianini – ho sempre potuto coltivare il mio interesse verso la ricerca clinica, che ho considerato complementare alla mia formazione medica. Nella mia nuova responsabilità, so di poter contare sulle competenze di un team molto motivato, sul valore della ricerca clinica promossa da Amgen Italia e su una eccellente collaborazione con il mondo accademico italiano, che mi impegno senz’altro a confermare”.
Chi è la nuova responsabile della direzione medica
Una laurea in Medicina all’Università degli studi di Brescia, la manager ha iniziato come ematologa clinica in Francia, presso le strutture ospedaliere e universitarie di Marsiglia. Arrivata in Amgen nel 2014, è stata prima medical advisor ematologia, con incarichi di responsabilità crescente in Francia, poi ha ricoperto ruoli internazionali in Svizzera.
In questo periodo, Brescianini è stata coinvolta direttamente nel processo di sviluppo del primo anticorpo bispecifico con tecnologia BiTE, oggi approvato in tutto il mondo per il trattamento della leucemia linfoblastica acuta, entrando nel team globale di Amgen impegnato su questo farmaco.
Le priorità
Tra i pionieri delle biotecnologie a partire dal 1980, Amgen è cresciuta fino a diventare uno dei leader mondiali del settore. Tra gli obiettivi della nuova Medical Director della filiale italiana, dunque, c’è quello di valorizzare ulteriormente il ruolo del nostro Paese nello sviluppo clinico delle terapie più innovative di Amgen. A vantaggio anche dei pazienti, che potranno avere accesso prima all’innovazione.
Nel prossimo futuro i fari saranno puntati, fa sapere l’azienda, sull’area cardiometabolica, dove si esploreranno ulteriormente le potenzialità terapeutiche di uno dei primi farmaci silenziatori dell’Rna, ma anche sull’obesità, l’onco-ematologia, e le malattie rare, la più recente area di intervento di Amgen, con un focus sull’oculopatia tiroidea.
