Sla, in Italia il farmaco che si scioglie sulla lingua

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Una novità per gli italiani con sclerosi laterale amiotrofica (Sla), malattia neurodegenerativa rara e progressiva che colpisce più di 6.000 persone, con secondo le stime circa 2.000 nuovi casi ogni anno.

“La Sla colpisce i motoneuroni, le cellule nervose della corteccia motoria e del midollo spinale responsabili dei movimenti della muscolatura scheletrica volontaria, portando ad una progressiva paralisi. Ciò influisce fortemente sull’autonomia dei pazienti che devono fare progressivamente affidamento sui propri caregiver anche per quanto riguarda l’assunzione della terapia”, ha detto Vincenzo Silani, direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell’Irccs Istituto Auxologico Italiano a Milano. Proprio per questo l’arrivo in Italia di una nuova formulazione orodispersibile di riluzolo può semplificare la gestione della malattia.

Riluzolo è l’unica terapia oggi approvata nel nostro Paese per rallentare la progressione della malattia. La nuova formulazione del farmaco di Zambon – multinazionale farmaceutica nata a Vicenza nel 1906 e presente ora in 23 Paesi – consiste in una sottile pellicola da sciogliere sulla lingua, senza necessità di acqua e di sforzo muscolare. Assicurando l’assunzione della dose corretta di farmaco, senza sforzi. Una piccola rivoluzione rispetto, ad esempio, alla frantumazione della compressa.

Su dieci persone con Sla, infatti, otto hanno difficoltà ad alimentarsi a causa della disfagia, una condizione che incide sulla capacità di deglutire cibi solidi e liquidi. Un problema, questo, che compromette anche l’aderenza terapeutica. “La disfagia condiziona la vita delle persone con la Sla: alle ripercussioni psicologiche e sociali del non poter più mangiare come un tempo, si aggiungono anche quelle sull’aderenza al trattamento. I dati di un’indagine condotta sui pazienti europei, inclusi alcuni italiani, rivelano come in circa 7 casi su 10 la difficoltà di deglutire abbia portato a rinunciare o a ritardare l’assunzione della terapia quotidiana. È quindi chiara la portata della formulazione orodispersibile di riluzolo: potrà favorire l’assunzione della terapia, con effetti positivi sia sull’aderenza al trattamento, sia sull’autonomia dei pazienti”, ha sottolineato Adriano Chiò, Università degli Studi di Torino e Direttore S.C. Neurologia 1, Aou Città della Salute e della Scienza di Torino.

“Siamo particolarmente orgogliosi di poter mettere a disposizione anche della comunità Sla italiana una nuova formulazione terapeutica che la persona può assumere più facilmente e che comporta effetti positivi sia sull’aderenza terapeutica, sia sulla qualità di vita”, ha commentato Rossella Balsamo, Medical Director Zambon Italia e Svizzera.

Il Riluzolo

In Europa (e in Italia) il riluzolo è l’unico farmaco disease modifying approvato per la Sla. Agisce sul glutammato, un messaggero chimico del cervello e del midollo spinale, che si ritiene possa causare la distruzione delle cellule nervose se presente in quantità eccessiva. Il farmaco è in grado di interrompere il rilascio di glutammato, aiutando così a prevenire i danni alle cellule nervose e ritardando la progressione della malattia.

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