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Tumore ai polmoni, una tecnica innovativa per le lesioni sospette

tumore ai polmoni Gemelli

Giocare d’anticipo contro il tumore ai polmoni. A fare la differenza è una nuova tecnica messa a punto dalle équipe dei chirurghi toracici e dei radiologi interventisti del Policlinico Gemelli. Ma di che si tratta? Le lesioni sospette messe in luce dalla Tac ad alta risoluzione possono essere ‘evidenziate’ all’occhio del chirurgo inserendo al loro interno una piccola spirale metallica, che poi consente di asportarle in maniera mininvasiva. In questo modo, il paziente può andare a casa dopo appena due giorni, perché i tempi di recupero sono rapidissimi.

Parliamo di noduli che potrebbero essere tumori ai polmoni nelle primissime fasi di sviluppo, che hanno caratteristiche tali da non balzare all’occhio del chirurgo: ‘poco densi’, non sono distinguibili dal tessuto polmonare normale, come è stato spiegato a Roma nel corso del II Congresso Europeo di Radiologia Toracica. Ecco perchè gli specialisti si sono chiesti come segnalarne la presenza al chirurgo.

La spirale metallica

“La tecnica consiste nel far precedere l’intervento vero e proprio, dal posizionamento di una spirale metallica (microcoil) sotto guida Tac, all’interno di questi noduli polmonari fortemente sospetti per essere lesioni tumorali in fase iniziale; si tratta di lesioni ‘sfumate’, ‘soffici’ al tatto e molto piccole (in genere sotto il centimetro); per queste caratteristiche non sono distinguibili dal parenchima polmonare sano all’ispezione diretta. Questi noduli differiscono da quelli tumorali ‘maturi’ che sono invece palpabili e immediatamente riconoscibili dall’occhio del chirurgo”, ha spiegato Maria Teresa Congedo, docente di Chirurgia Toracica all’Università Cattolica e medico della UOC di Chirurgia Toracica della Fondazione Policlinico Gemelli.

I chirurghi toracici hanno deciso di chiedere aiuto ai radiologi interventisti per ‘marcare’ le lesioni sospette in modo da renderle ‘visibili’ durante l’intervento, che può essere effettuato con tecnica mini-invasiva endoscopica (toracoscopica). In una prima fase, i radiologi interventisti posizionano la spirale nel nodulo, poi il paziente viene operato dai chirurghi toracici.

L’asportazione

“L’asportazione del nodulo con tecnica torascopica viene effettuata con il paziente in anestesia generale; dopo aver praticato un’incisione di 3 cm sulla parete del torace, si inserisce una piccola videocamera, che consente di visualizzare il marcatore, posizionato in precedenza dai radiologi”, ha aggiunto la specialista. In questo modo il chirurgo va ad asportare solo il nodulo sospetto, senza danneggiare il tessuto sano.

“Abbiamo iniziato ad operare con questa tecnica nel 2019, continuando poi a perfezionarla nel tempo. Lo scorso ottobre abbiamo presentato una comunicazione sulla nostra casistica di oltre 100 interventi, nel corso del congresso della Società Italiana di Chirurgia Toracica, ricevendo il premio per la migliore relazione della sezione chirurgia toracica mini-invasiva. E sempre su questo argomento abbiamo appena presentato una comunicazione al II Congresso Europeo di Radiologia Toracica. Questa tecnica – ha sottolineato Congedo – ci consente di operare lesioni che tecnicamente sarebbe impossibile” asportare “in quanto non visibili all’occhio del chirurgo o della videocamera e garantisce dunque un miglior esito per il paziente”.

Tumore ai polmoni in fase precocissima

L’approccio minimamente invasivo consente, dunque, un intervento precocissimo. “La Chirurgia Toracica del Gemelli – ha ricordato Stefano Margaritora, ordinario di Chirurgia Toracica all’Università Cattolica e direttore dell’Uoc – rappresenta un centro di riferimento nazionale ed europeo per la chirurgia uniportale, tecnica che prevede la possibilità di effettuare un intervento chirurgico di resezione polmonare attraverso un’incisione cutanea di 3 cm. Per offrire una possibilità di consulto specialistico in tempi rapidi, in caso di nodulo polmonare sospetto, lo scorso anno abbiamo inaugurato al Gemelli un ambulatorio dedicato”.

Di che numeri parliamo

Secondo l’Associazione italiana registri tumori nel 2022 si stimano 43.900 nuove diagnosi di tumore ai polmoni in Italia (29.300 negli uomini e 14.600 nelle donne). Queste neoplasie rappresentano il 15% di tutte le diagnosi di tumore negli uomini e il 6% nelle donne.

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