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Botulino nella zuppa, cos’è la tossina che avvelena chi la mangia

zuppa di carciofi
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Velasco25 Articolo

L’ultimo avvelenamento da botulino è avvenuto a Roma, dove un’anziana sarebbe morta alla fine di settembre dopo aver mangiato una zuppa di carciofi comperata al supermercato. Come ha riportato ‘Repubblica’, anche la figlia che aveva assaggiato la stessa zuppa è stata avvenelata ed è finita in terapia intensiva, rischiando la vita.

C’è da dire che l’Italia, come ricorda l’Istituto superiore di sanità, è costantemente uno dei Paesi europei con il maggior tasso di incidenza di botulismo alimentare. Ma di che si tratta, cos’è il botulino e come difendersi?

Un batterio sporigeno

Conosciamo meglio allora il Clostridium botulinum, nome scientifico del botulino. A uccidere sono le tossine rilasciate da questo microrganismo e da altri clostridi, batteri anaerobi che si possono trovare nel suolo o nella polvere sotto forma di spora. Sono loro, infatti, a provocare il botulismo: una grave intossicazione che può scatenare una sindrome neuro-paralitica portando a paralisi respiratoria e asfissia. Con rischi letali.

Un po’ di storia

Dobbiamo andare indietro nel tempo per la prima descrizione degli effetti del Clostridium botulinum: era il 1897 ed Emile van Ermengem, in seguito a un focolaio di botulismo nella cittadina belga Ellezelles dopo un funerale, collegò il batterio al botulismo.

La malattia prende il nome dal termine latino botulus (salsiccia), perché la sua descrizione fu associata inizialmente al consumo di salsicce preparate in casa. In Italia però la maggior parte dei casi di botulismo è correlata al consumo di prodotti di origine vegetale.

Il caso romano

Sulla morte dell’anziana la procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio colposo a carico di ignoti. Nel corso delle verifiche disposte dal pm, gli investigatori hanno avviato le verifiche per risalire alla filiera di produzione e al lotto di zuppa ai carciofi nel mirino. Resta da capire se il botulino fosse presente nella zuppa al momento dell’acquisto o se si sia sviluppato solo in seguito.

Il più potente veleno conosciuto

Come spiega l’Iss su ‘Epicentro’, le tossine botuliniche sono considerate “il più potente veleno conosciuto”, con una dose letale stimata in 1 nanogrammo (ng)/kg. Il botulismo, ricorda Adnkronos Salute, si presenta sotto varie forme: alimentare, infantile, da ferita, negli adulti.

Il botulismo alimentare è la più nota e comune forma di botulismo, si verifica quando la contaminazione interessa conserve sott’olio, carne o pesce in scatola, salumi. L’intossicazione è causata dall’accumulo delle tossine prodotte dai clostridi nell’intestino.

I sintomi

I sintomi si manifestano generalmente dopo 18 o 36 ore dal contatto con l’organismo.  Nella fase iniziale ci possono essere diarrea, dolori addominali, nausea e vomito, quindi qualcosa di molto simile a una gastroenterite, puntualizzano gli esperti di Humanitas. La situazione progredisce poi molto rapidamente, portando a difficoltà a deglutire e parlare, alterazione della vista, visione annebbiata o sdoppiata (diplopia), secchezza della bocca, palpebre cadenti, problemi di respirazione, difficoltà a muovere i muscoli facciali, paralisi.

Dal 1986 al 30 settembre 2022 sono stati confermati in laboratorio 406 incidenti di botulismo che hanno coinvolto 599 persone.

Come si previene

Come ricordano gli esperti di Humanits, la prevenzione si attua evitando di consumare cibi sulla cui preparazione e conservazione non si hanno garanzie, e alimenti scaduti. Le conserve fatte in casa, ad esempio, sono maggiormente rischiose di quelle di produzione industriale.

Sono ritenute sicure le conserve di alimenti acidi, come passata di pomodoro e sott’aceto, quelle con alte concentrazioni di zucchero come marmellate e confetture, quelle sotto sale e quelle  in salamoia. In tutti i casi valgono le regole di igiene personale, regolare e scrupolosa. Certo, se il botulino è presente a monte in un prodotto, tutte queste indicazioni sono inutili.

Un’ultima raccomandazione, che non vale per gli alimenti: quando ci si ferisce, è sempre necessario disinfettare la lesione accuratamente. Il butulino potrebbe essere presente nel terreno o nella polvere.

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