La risposta all’invecchiamento della popolazione italiana (e non solo) passa attraverso la prevenzione intelligente degli ‘acciacchi’ legati all’età. Come? Generando salute tramite alimentazione, stili di vita, attività fisica e cura dell’equilibrio interiore.
Una soluzione possibile, come si legge in “Vivere senza Età – I Segreti dei Super Agers”, un saggio che esplora come estendere la longevità – diventando appunto “Super Agers – senza trattamenti biotech, procedure invasive e strategie costose come quelle messe in campo da alcuni miliardari statunitensi, ma combinando le più recenti evidenze scientifiche con esperienze e riflessioni di uno specialista del settore.
Parola di Leonardo Calò, professore ordinario di Cardiologia presso l’Università degli Studi di Roma Foro Italico e direttore del Centro di Cardiologia del Policlinico Casilino di Roma, che nel volume analizza le strategie di “salutogenesi”, tramite appunto alimentazione, stili di vita, attività fisica e cura dell’equilibrio interiore.
La lezione dei Super Agers per un invecchiamento in salute
Nel suo libro, Calò porta il lettore a riscoprire la saggezza delle popolazioni più longeve al mondo – ricordate le celebri Blue Zone? – e a integrare le più recenti scoperte su epigenetica, nutrigenomica e geni della longevità, come le sirtuine.
La musica della longevità, le ultime ricerche di Camillo Ricordi
Un approccio multidisciplinare che mostra come piccoli ma sostanziali cambiamenti quotidiani, dall’alimentazione ai ritmi sonno-veglia, fino all’attività fisica e alle relazioni sociali, possano influire sull’aspettativa e sulla qualità di vita.
Vivere senza età
Nel 2015, alla soglia dei cinquant’anni, lo stesso Calò ha vissuto una trasformazione personale che lo ha portato a riflettere sulla mortalità, sull’invecchiamento e sulla necessità di generare salute anziché rincorrere la cura. Da qui nasce “Vivere senza Età”, che raccoglie il frutto delle sue riflessioni ma anche quello della sua conoscenza.
Invece di concentrarsi sulla malattia, l’obiettivo dello specialista è indagare su come coltivare la salute e ritardare il più possibile l’invecchiamento patologico. Importante lo spazio ai “cibi della longevità”: frutta, verdura, legumi e cereali integrali; il ruolo di fitonutrienti, polifenoli e sostanze antiossidanti (es. resveratrolo, quercetina, antociani). Ma anche ai benefici dei periodi di restrizione calorica e di un apporto moderato di proteine animali per promuovere i meccanismi di pulizia cellulare (autofagia).
Calò ci accompagna in un viaggio affascinante fra tradizioni antiche e moderna conoscenza, che passa anche per la psicologia e il comportamento umano. Evidenziando la rilevanza dell’atteggiamento mentale, delle relazioni sociali e della ricerca di uno scopo di vita: aspetti fondamentale per il benessere, ma anche per contrastare i limiti dell’invecchiamento e vivere al meglio il passare degli anni.